Miccichè stoppa Musumeci, a Palermo feeling Faraone-Cuffaro

Miccichè stoppa Musumeci, a Palermo feeling Faraone-Cuffaro

Critiche sul governatore per una "fuga in avanti dannosissima". Spine anche dalla Lega
VERSO LE ELEZIONI
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PALERMO – Quella di Nello Musumeci alle Ciminiere di Catania è stata “una dannosissima fuga in avanti” nel dialogo interno al centrodestra per l’individuazione del candidato governatore alle Regionali 2022, mentre a Palermo l’accordo con Italia viva è possibile ma non sul nome di Davide Faraone. Parole e musica di Gianfranco Miccichè, il coordinatore di Forza Italia in Sicilia torna sulle frasi pronunciate da Musumeci alla convention di Diventerà bellissima (“sciolgo l’incantesimo, mi ricandido”) e tira il freno a mano: “Queste fughe in avanti complicano il percorso – dice all’edizione palermitana de ‘la Repubblica’ -. Sono dannosissime e creano fibrillazioni”. Tutto questo mentre su Palazzo d’Orleans continuano a piovere frecciate da parte della Lega, che con Giovanni Cafeo solleva il tema dei posti letto non Covid negli ospedali del Siracusano.

I giochi a Palermo

Miccichè, intanto, stoppa anche la candidatura di Davide Faraone a Palermo, almeno non con le insegne del centrodestra: “Noi possiamo fare un accordo con Italia viva sulle Comunali – sottolinea il presidente dell’Ars, ma il candidato dev’essere di centrodestra”. Il plenipotenziario di Matteo Renzi in Sicilia ieri è stato uno dei convitati di pietra al tavolo del centrodestra sulle Amministrative di Palermo. C’è chi, come la componente di Cantiere popolare-Noi con l’Italia di Saverio Romano e la Nuvoa Democrazia cristiana di Totò Cuffaro, vorrebbe che i renziani fossero parte di una coalizione che al momento conta ben nove partiti: Lega, Forza Italia, Diventerà bellissima, Udc, autonomisti, FdI, Sicilia futura, gli uomini di Saverio Romano e dell’ex governatore. E la compagnia potrebbe aumentare ulteriormente con Più Europa.

Feeling Faraone-Cuffaro

Cuffaro, mercoledì sera accanto a Faraone nella presentazione del libro di Gianfranco Rotondi ‘La variante Dc’, ha lanciato la proposta di una donna per Palazzo delle Aquile e oggi Faraone gioca di sponda con l’ex governatore trovando una sintonia proprio sul genere femminile: “Al tavolo di ieri erano tutti uomini, la mia sarà una giunta paritaria”. La sensazione è che l’incontro di ieri sera a Villa Zito di Palermo vada ben oltre la presentazione di un libro e che l’asse Iv-Dc-Cantiere popolare possa rafforzare l’ala moderata del centrodestra. Il presidente dei senatori Iv non parla di alleanze e tira dritto affidandosi a un generico “Vedremo…”.

Le spine di Musumeci

Musumeci, intanto, continua a fare i conti con le punture di spillo provenienti dalla Lega. Dopo la battaglia parlamentare sugli Asu all’Ars, questa volta è il turno di Giovanni Cafeo, deputato regionale siracusano del Carroccio. “Pronti allo scontro se il governo regionale non provvederà a rendere efficiente la sanità siracusana – è il monito lanciato da Cafeo dopo l’incontro avuto con l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, in merito alle criticità della sanità aretusea a cominciare dalla carenza dei posti letto per pazienti no Covid-19. “Di recente – spiega il deputato – l’Asp, dopo le pressioni che ho esercitato insieme al personale del Pronto soccorso di Siracusa, ha provveduto a liberare 24 posti letto ma non sono affatto sufficienti per l’utenza del territorio. Ho spiegato all’assessore alla Salute di sbloccare la situazione delle cliniche private convenzionate che potrebbero consentire di incrementare, in relazione ai posti letto, l’offerta sanitaria”.
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