Covid, il rapporto: 'In Sicilia incidenza alta tra i bambini' I DATI

Covid, il rapporto: ‘In Sicilia incidenza alta tra i bambini’ I DATI

Cosa dicono gli ultimi dati del Dasoe.

Andrà studiato a fondo il rapporto settimanale del Dasoe che segue, dall’Assessorato alla Salute, l’andamento del Covid in Sicilia. Ma qualcosa già si può capire dalla sintesi: ‘Continua la tendenza all’incremento dei nuovi casi anche nella settimana tra il 15 ed il 21 novembre 2021. L’incidenza cumulativa mostra un incremento di 284 nuovi casi, raggiungendo il valore di 77,30/100.000 abitanti. Nella settimana in esame il rischio più elevato rispetto alla media regionale, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si concentra ancora nelle province di Messina (125,24 nuovi casi su 100.000 abitanti) e Catania (106,3)’.

Incidenza alta in età scolare

‘L’incidenza aumenta in tutte le fasce di età e rimane più alta nella fascia di età scolare, tra i 6/10 anni (163,55) e 11/13 anni (143,87) doppia rispetto alla media, ed in quella tra i 3 ed i 5 anni. Si mantiene tuttavia ancora limitato l’incremento di nuove ospedalizzazioni (184) con prevalenza di occupazione dei posti letto cresciuta di poco rispetto alla settimana precedente. L’ospedalizzazione interessa prevalentemente (85%) soggetti non vaccinati o con ciclo di vaccinazione incompleto. Resta stabile la letalità’.

Aumentano i vaccini

‘Sul fronte della vaccinazione si evidenzia un progressivo aumento dell’adesione alla terza dose, in funzione anche dell’apertura al target in fascia 40-59 anni. I soggetti che finora hanno ricevuto una dose addizionale o booster sono 237.443. Nella settimana in esame, inoltre, si è registrato un incremento delle prime dosi pari al 5,12% rispetto alla settimana precedente. In Sicilia i vaccinati con almeno una dose si attestano all’82,01% del target regionale. Gli immunizzati si attestano al 79,53%. Il 17,99% del target rimane ancora da vaccinare’.

I vaccini per i bambini

E’ evidente che i più piccoli non vaccinati, anche se raramente arrivano alla forma grave della malattia, sono più sensibili al contagio. Ecco perché l’Ema ha raccomandato l’estensione del vaccino all’età compresa tra i cinque e gli undici anni. Sul punto abbiamo sentito gli esperti siciliani. Qui riportiamo le loro voci sull’importanza di un simile passaggio. “Io spero che si cominci subito – dice il dottore Renato Costa, commissario Covid nell’area metropolitana di Palermo – così poniamo le premesse per l’eradicazione del virus. Non penseremo soltanto a contenerlo, andremo alla controffensiva. Nelle scorse pandemie è andata così: vaccinando tutti, sono state sconfitte. Oltretutto, se il coronavirus continua a rimbalzare negli adulti vaccinati, potrebbe scegliere di occuparsi con più forza nei bambini. Ecco perché si tratta di una decisione opportuna. Raccomandiamo, inoltre, a tutti la terza dose”


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