“Provenzano-Chinnici-Bartolo come Gullit-Van Basten-Rijkaard” - Live Sicilia

“Provenzano-Chinnici-Bartolo come Gullit-Van Basten-Rijkaard”

Il segretario del Pd Anthony Barbagallo lancia "il tridente".

PALERMO – “Provenzano, Chinnici, Bartolo? Un ottimo tridente come Gullit, Van Basten e Rijkaard”. Il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, non rinuncia alla metafora calcistica e conferma le indiscrezioni: al tavolo regionale di coalizione i dem proporranno i nomi di Provenzano, Chinnici e Bartolo. Ma prima del match delle regionali c’è la partita palermitana. Di mediazione in mediazione i dem terranno oggi pomeriggio un nuovo incontro bilaterale con i pentastellati. L’obiettivo è evitare strappi e trovare una sintesi sui programmi. 

Segretario, rompiamo il ghiaccio. Il tempo passa e manca ancora il nome del candidato alla presidenza. Ricorrerete alle primarie?

Il Pd è la casa delle primarie. Sono il nostro campo naturale: il percorso delle primarie deve essere condiviso con tutta la coalizione nel caso non ci fosse un nome condiviso.  

Si vocifera che al tavolo regionale il Pd proporrà tre nomi: Provenzano, Chinnici e Bartolo. Su questo si può sbottonare? 

E’ un ottimo tridente che evoca tridenti storici della storia del calcio come Gullit, Van Basten, Rijkaard o Maradona, Giordano, Careca. Sono tre big assoluti del Pd. Provenzano avrebbe la forza  e il coraggio di raccontare una storia diversa rispetto a quello che è accaduto negli ultimi anni. La forza di raccontare una generazione nuova che si scommette fatta di competenza e autorevolezza. Chinnici e Bartolo dalla loro avrebbero una forza elettorale non indifferente. 

Qual è perimetro della coalizione? Sulla base di questo c’è un candidato che ha più chance?

No, noi abbiamo a cuore la definizione della coalizione a partire dal rapporto con la sinistra storica e il mondo di Claudio Fava al rapporto con il Movimento Cinquestelle che passa anche dalla prova generale delle amministrative palermitane. 

Capitolo amministrative palermitane. Riuscirete a fare sintesi? 

Stasera alle 19 abbiamo un’altra riunione con il Movimento. Serve innanzitutto un’intesa programmatica a partire dalla sostenibilità, dall’offerta culturale e turistica e anche da un’idea chiara dei problemi che vanno risolti.

Passiamo alla Regione. Il centrodestra sembra in grosse difficoltà. Musumeci  alla kermesse di Db ha accusato la sua maggioranza di bloccare diverse riforme tra cui quella  dei rifiuti. E’ così?

Non so se lei si riferisce alla stessa kermesse che abbiamo visto noi, che più di una kermesse politica sembrava un congresso di medicina. Più che apparato e ceto politico abbiamo visto medici interessati al mondo della sanità, a prebende  e sottogoverni. I problemi della maggioranza riguardano la maggioranza non l’opposizione. Noi da anni diciamo che Musumeci non riesce ad avere un rapporto sereno con l’assemblea, non riesce a costruire proposte per il bene della Sicilia: vive soltanto di annunci e spot e cerca ogni giorno un nemico o un fantasma da cui fuggire. 

Anche la riforma del sistema idrico è un tasto dolente. Conferma che darete battaglia?

Era difficile fare un disegno di legge peggiore di quello sui rifiuti e, invece, il governo Musumeci c’è riuscito con questa sedicente riforma, o meglio disegno di legge, per modificare l’assetto dell’idrico in Sicilia. Una cosa degna dei peggiori regimi. Invece di intervenire per via amministrativa commissariando gli enti inadempienti e dando seguito alla legislazione vigente sull’acqua pubblica: il governo si sveglia dopo 4 anni e vuole cambiare la legge. Come è accaduto nel ventennio con la voglia di intervenire per legge e modificare lo status quo.

In che modo?

Con una Ato idrica esautora i comuni e cancella con un colpo di spugna la legge sull’acqua pubblica che fu una grande conquista della scorsa legislatura: il Pd darà battaglia in tutte le sedi. Domani faremo un’assemblea  con i sindaci del Pd a Palazzo Reale per denunciare questo colpo di mano ma non ci fermeremo. Andremo nelle piazze e in tutte le sedi istituzionali per denunciare con forza la vergogna che vuole mettere in atto il governo Musumeci per tutelare qualche amico degli amici o qualche grosso elettore


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