Non solo Covid, prevenire le malattie infettive fra gli homeless - Live Sicilia

Non solo Covid, prevenire le malattie infettive fra gli homeless

A Catania progetto-pilota dell’Associazione Terra Amica Onlus: ambulatori mobili e residenze virtuali

Non solo il Covid-19, ma anche l’Aids e l’Epatite C: malattie infettive che un progetto pilota, pronto a essere avviato, mira a prevenire fra i senza fissa dimora di Catania. Si tratta del “Road prevention program: homeless screening HIV, HCV e SARS CoV-2”, messo a punto dall’Associazione Terra Amica ONLUS e risultato fra i vincitori del Community Award Program 2021, bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences nell’area della malattie infettive e delle patologie oncoematologiche.

Il progetto è rivolto alle categorie di persone a rischio, in particolare gli homeless presenti nel territorio catanese. Primo obiettivo è la mappatura della popolazione target, resa possibile anche grazie al prezioso ruolo di figure tutor/sponsor: persone con un passato da homeless ma già avviate a un percorso di reinserimento sociale che possano aiutare, proprio in virtù della loro esperienza, ad avvicinare e coinvolgere i soggetti interessati. Il lavoro preliminare permetterà di agire in maniera più efficace sul campo attraverso un’unità mobile di screening con cui sarà possibile eseguire il test rapido antigenico per l’infezione di SARS-CoV-2 ma anche sottoporsi a screening per HCV e HIV, ricevendo counseling psicologico prima e dopo i test. Le persone che dovessero risultare positive saranno quindi indirizzate alle strutture sanitarie di competenza.

«Con questa iniziativa – ha commentato Mario Raspagliesi, medico infettivologo responsabile del progetto – auspichiamo di raggiungere le popolazioni più fragili, fuori dalla rete della sanità pubblica, acquistare la loro fiducia e coinvolgerle in attività di screening e prevenzione consapevole delle malattie infettive. Con ritorni anche per l’intero sistema: grazie alle attività di prevenzione ci aspettiamo di ridurre le complicazioni legate alle malattie infettive, dall’AIDS alla cirrosi, all’epatocarcinoma, e di ottimizzare i costi economici e gestionali a carico delle strutture ospedaliere».

Oltre alle attività di screening e sensibilizzazione per le malattie infettive, con la diffusione di informazioni riguardo prevenzione, vie di trasmissione e possibili complicanze, verranno eseguiti anche monitoraggi periodici gratuiti delle condizioni di salute degli homeless, così da intercettare anche eventuali patologie croniche che richiedono assistenza. In quest’ottica, l’iniziativa si pone come un intervento a 360 gradi, con il preciso intento di intercettare i bisogni, accompagnare le persone nel percorso di assistenza e cura e seguirle anche dopo, per assicurare, ad esempio, l’aderenza alle terapie. Parte cruciale del programma sarà la creazione delle cosiddette residenze “virtuali” per le persone senza fissa dimora, garantendo loro la tessera sanitaria e l’assistenza del medico di medicina generale. Attraverso la creazione di un’anagrafe sanitaria, inoltre, sarà possibile accedere ai servizi sanitari e alla vaccinazione anti-Covid.


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