Palermo, carabiniere minacciato dal pusher: 'Ci ho parlato io'

Palermo, carabiniere minacciato dal pusher: ‘Ci ho parlato io’

Lo attese sotto casa. Il militare chiamò subito il suo comandante

PALERMO – Qualcuno avvicinò un carabiniere. Tentò di intimidirlo: doveva girare alla larga dalla piazza di spaccio del rione Passo di Rigano. Il retroscena emerge dall’operazione della Dda di Palermo che ha portato all’arresto di 12 persone.

Ad occuparsene sarebbe stato Antonino Sileno, intercettato mentre diceva ad Enrico Barone, considerato uno dei personaggi chiave dell’inchiesta. “… a questo allo ci parlo io”.

In effetti lo avrebbe avvicinato: “Gli ho detto, ma non può essere perché all’amico mio…. c’è l’ha sul naso potente… dice… ci ha voluto arrestare”.

Al militare avrebbe detto: “Tu quando fai servizio là a passo di Rigano… ti do il mio numero e mi devi avvisare”. Avrebbe anche registrato al conversazione con il cellulare: “Ci ho parlato e l’ho registrato… ora appena salgo ti faccio
sentire la registrazione”.

I dettagli dell’incontro sono finiti in una relazione di servizio firmata dal carabiniere. Sileno lo aveva aspettato sotto casa per spiegargli che “Enrico è un bravo ragazzo e non fa nulla di illecito”. Voleva essere avvisato in caso di blitz. Il carabiniere tagliò corto. Ultimato l’incontro il militare avvisò il suo comandante di quanto era appena successo.


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