Catania: 'Sul tram solo bugie, una follia fermare l'opera' VIDEO - Live Sicilia

Catania: ‘Sul tram solo bugie, una follia fermare l’opera’ VIDEO

L'assessore alla mobilità deluso per la bocciatura della linea A tra via Roma e via Libertà

PALERMO – Il Consiglio Comunale ha detto ‘no’ alla costruzione della linea del Tram a Palermo. Linea che avrebbe collegato la città passando da via Roma e via Libertà. Secondo le opposizioni il progetto era manchevole. Uno dei più amareggiati da questa scelta è l’assessore alla mobilità Giusto Catania, che in questi anni si è speso dare un volto diverso alla città e alla mobilità della città.

Quanto è importante la linea A del tram per la città di Palermo?

“La linea A del tram è importante per tutto il sistema. Comprende le linee A-B-C. Separare la linea A dal resto del progetto è, a mio parere, illegittimo, non si può distruggere un progetto. È come costruire un ponte e toglierne un pezzo. Il progetto prevedeva la linea A-B-C insieme. In più, la linea A è la linea fondamentale del sistema tranviario e comprensivo delle linee D-E-F-G. Il sistema tranviario, totalmente finanziato dallo Stato, prevede il transito di 80 milioni di passeggeri l’anno, di questi ben 27 sulla linea A. Questo evidenzia l’importanza della linea che farebbe da raccordo con tutto il sistema. Togliere la linea significa far crollare tutto il progetto. I consiglieri questo lo sapevano“.

Con il passaggio del tram come sarebbe cambiata via Libertà?

“Sarebbe sicuramente migliorata, anzi sarà sicuramente migliorata con il transito del tram. Via Libertà verrebbe intaccata per una sola porzione ed esclusivamente per la parte di ritorno, cioè dalla Statua al Politeama. Vedrebbe occupato meno della porzione stradale che viene occupata dai bus. La linea è una linea senza barriere e catenaria, come avviene in tantissime altre città d’Europa. Qualcuno ci spieghi perché da altre parti in luoghi storici si può avere il transito del tram, invece in via Libertà no. È una cosa illogica. Tra l’altro, il passaggio del tram in via Libertà ha avuto il parere positivo della sovrintendenza ai beni culturali, questo spauracchio che il tram avrebbe distrutto o sventrato la via è una cosa farlocca. Basterebbe guardare le carte e i progetti. Via Libertà avrebbe visto ridotto l’inquinamento acustico e atmosferico su un’asse importante che è stato sventrato in passato“.

La linea A è centrale per il progetto di una Palermo più green?

“Senza la linea A non si può fare il tram e non possono essere spostati 100mila passeggeri al giorno. La linea serve per raccordare tutto il sistema, altrimenti rischiamo di avere degli spezzoni di tram non collegati tra di loro. Abbiamo avuto un finanziamento perché c’è un piano trasporti che funziona. A dispetto di tutte le chiacchiere di questi ultimi giorni. Il consigliere Forello, qualche giorno fa, durante un’intervista ha detto diverse bugie, ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché nel tempo se ne sono dette tante. Il tram migliora la città e il sistema dei trasporti di una città come Palermo. Perché questa ostilità, perché parlare della transizione ecologia e poi bocciare il più grande investimento pubblico della città che va in questa direzione?. Tutti i progetti presentati passano da via Libertà eppure si è scatenata la canea contro il tram in via Libertà. A questo punto mi viene il dubbio che più che via Libertà, il problema sia chi deve fare il progetto del tram a Palermo“.

Alcuni componenti dell’opposizione chiedono di spendere in maniera diversa queste cifre stanziate per il tram. È una cosa fattibile?

“Queste somme possono essere utilizzate solo per il tram, non possono essere utilizzate per altro. In questi giorni ho letto di qualcuno che propone di prendere questi soldi e spenderli per un’altra opera come la Metropolitana automatica leggera (Mal), ben venga la Mal. Questa Amministrazione non è contraria e il progetto è stato inserito nel PNRG e nel piano urbano della mobilità sostenibile. Mal e tram sono due sistemi di trasporto diversi che hanno diversi obiettivi. Il tram può trasportare 80 milioni di passeggeri l’anno ed è pensato per la città, la Mal per chi transita dalla provincia e deve raggiunge la città. Mettere in servizio la Mal e il tram significherebbe togliere completamente le automobili a Palermo e sarebbe un passaggio importantissimo. Dire che si spostano i soldi dal tram alla Mal è una bugia perché non si può e perché non bastano. Per la Mal ci vorrebbero 3 miliardi e mezzo e non ci sono queste risorse. Chi dice che la faremo in quattro anni mente“.

Queste somme stanziate per la costruzione del tram entro quando dovranno essere spese?

“Il patto per Palermo prevede che le risorse per le linee A-B-C dovranno essere impegnate entro il 31 dicembre 2022, pena la perdita delle risorse. Così è scritto nel decreto. Per le linee D-E-F-G il termine è il 31 dicembre 2023, quindi i tempi sono strettissimi. Qualcuno dice che abbiamo perso tempo, non è cosi. Non abbiamo perso tempo ma portato avanti le procedure regolari che servono per questo progetto. Forse c’è stato qualche ritardo e bisognerebbe analizzarlo“.

Lei ha fatto accenno ai ritardi. Il tram quando è stato progettato ed entro quando doveva essere pronto?

“Il progetto definitivo è di ottobre 2019. In due anni si sono acquisiti i pareri. Adesso il progetto è nell’ultimo step che è quello della verifica. È una follia dire che siccome si è accumulato ritardo adesso fermo tutto. Qualcuno lo deve spiegare ai cittadini che vivono nelle periferie della città e che avrebbero potuto raggiungere il resto della città in modo rapido. La scelta del Consiglio Comunale rischia di compromettere la possibilità di una vera democrazia. Il tram consentirà di raggiungere la città. Io non mi voglio rassegnare all’idea che il progetto è stato abbandonato. È un progetto importante che ha avuto pareri positivi“.

Il solo tram può cambiare la mobilità di Palermo o serve altro?

“No! Il tram non è definitivo per modificare la mobilità della città. È un tassello fondamentale. È tutto il sistema che regge. Il tram, la chiusura dell’anello ferroviario, il passante ferroviario, l’eventuale costruzione di una metropolitana automatica leggera. L’obiettivo è ridurre la pressione veicolare privata e far usare il mezzo di trasporto pubblico. Anche le scelte fatte negli anni vanno in questa direzione, come l’aumento delle aree pedonali. Abbiamo fatto degli investimenti sulle piste ciclabili in città. È vero, non sono belle ma abbiamo fatto una operazione culturale per dire che la macchina non è il solo mezzo per spostarsi. Abbiamo investito sullo sharing, sui monopattini e sulle biciclette. Chi pensa che la strada sia tutta sua sbaglia“.

Come avreste risolto il problema dei commercianti che avrebbero dovuto chiudere o spostare la propria attività per permettere il passaggio del tram?

“Stiamo parlando di poche attività che non vengono espropriate. Si sceglie di non rinnovare il suolo pubblico nello spazio del cantiere. Penso che le attività commerciali ne avranno solo benefici dal transito del tram. Il tram su via Roma servirà per riqualificarla e dare un nuovo impulso alla strada che è stata massacrata dalla nascita dei centri commerciali, chi dice il contrario sa di mentire. Il tram riqualificherebbe quella strada e darebbe nuovo valore“.

Quali sono, secondo lei, le opportunità che ha perso la città senza la realizzazione di questa linea A del tram?

“Io non voglio parlare al passato. Riproporremo la linea A nel nuovo Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Siamo fiduciosi possa esserci un ripensamento, continuiamo a pensare che non si possa stralciare il pezzo di un piano generale. Siamo fiduciosi, abbiamo dato mandato agli uffici di continuare l’iter delle attività e lo facciamo per evitare che si possa arrecare un danno erariale alla città. Oggi bloccare le attività contrattualizzate rischia di produrre un danno erariale alla città e un danno economico complessivo a Palermo. Si va avanti sulla procedura di verifica che è l’ultimo step delle procedure prima di avere l’autorizzazione da parte del Ministero a procedere alla gara. Siamo fiduciosi che nel Piano Triennale 21/23 la riproposizione dell’opera possa avere un parere positivo. Non pensiamo si possa parlare del tram al passato e speriamo di rimediare a questo errore, altrimenti sarebbe una gravissima perdita per la città. La città perderebbe 800 milioni di euro e posti di lavoro. Questo sarebbe un colpo forte all’economia. Solo per quanto riguarda il cantiere ci sarebbero circa 8mila lavoratori che porteranno lavorare al progetto, ma queste possibilità rischiano di andare in fumo“.

Con il consigliere Forello è nata una querelle sui social. Può spiegare meglio cosa è accaduto?

“Lui è stato il primo firmatario di questo emendamento che, a mio avviso, ha indotto in errore il Consiglio Comunale. Mi sono detto disponibile ad un confronto pubblico ma mi pare che lui stia scappando. Forse perché non ha chiaro neanche lui il danno che ha causato e non è in grado di argomentare il suo punto di vista. Il consigliere ha rilasciato un’intervista dicendo delle bugie, a quel punto ho detto che sono disponibile ad un confronto pubblico per affrontare nel merito la questione. Lo dico perché si dice che io sono stato sfiduciato e non vengo coinvolto nella discussione, questo è falso. Da due anni chiedo di andare in Consiglio Comunale per smentire il castello di bugie che è stato costruito, questo mi viene impedito. Non sono mai stato invitato a discutere di tram. Da due anni si discute di tram senza l’assessore competente, forse perché si voleva evitare il contraddittorio. Io sono in grado di smentire le bugie che hanno costruito in questi anni. Il consigliere Fiorello scappa, non vuole affrontare un confronto, i cittadini sapranno che il primo firmatario di questo emendamento non è in grado di sostenere un confronto pubblico“.

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