Mafia, mappe criminali: le due roccaforti dei Santapaola - Live Sicilia

Mafia, mappe criminali: le due roccaforti dei Santapaola

Tra le righe delle carte dell'inchiesta Picaneddu è possibile ricostruire assetti della cupola di Cosa nostra.
DAL MENSILE S
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CATANIA – Le intercettazioni telefoniche finite nei faldoni dell’inchiesta Picaneddu – scattata qualche mese fa e pubblicate integralmente sul Mensile S – hanno documentato il potere criminale in almeno due roccaforti dei Santapaola-Erconalo. Almeno fino al prima del lockdown.

A “comandare” a Picanello sarebbe stato Carmelo Salemi, come già anticipato da LiveSicilia e dal Mensile S. In carcere dopo il blitz Jungo di Giarre, Salemi avrebbe gestito il gruppo di Picanello attraverso alcuni uomini di fiducia come Enzo Scalia (storico del gruppo con anni di detenzione alle spalle) e Giuseppe Russo. Per cercare di depistare gli investigatori in caso di intercettazione, Salemi è chiamato con il nome in codice di “mare”. Ma gli investigatori riescono a decriptare. E il gip non ha dubbi “sulla riferibilità all’indagato del soprannome “il mare”.

Le carte della magistratura sono una sorta di cartina che permette di delineare le mappe criminali aggiungendo però altri strumenti. Come per trovare un punto esatto nel globo bisogna indicare precise coordinate geografiche, anche nella comprensione delle dinamiche mafiose bisogna incrociare più fattori. Quali? Altre indagini, verbali di pentiti, testimonianze raccolte sulla cosiddetta “strada”, esami nei processi. Uno studio analitico che compone un mosaico.

Il blitz Picaneddu porta a inquadrare un altro “gruppo” mafioso. Cioè quello di Lineri. Che per un periodo, secondo fonti di S, sarebbe stato a livello operativo il punto di riferimento dell’intero clan Santapaola-Ercolano. Soprattutto dopo gli arresti di Chaos a novembre 2017. Ed è proprio un arco temporale che si incastra con questa indagine da cui emerge la figura di Enzo Sapia, personaggio già nel mirino del Ros ma anche finito nella lente di ingrandimento della Guardia di Finanza per fatti di droga e coinvolto (e condannato) in diverse inchieste antimafia degli ultimi anni.

Enzo Sapia è indicato come il vertice di Lineri, frazione di Misterbianco. Le telecamere dei carabinieri arrivano anche davanti alla sua abitazione. È ancora Andrea Consoli a fornire la bussola agli investigatori verso il boss. Nel capo di imputazione è scritto che l’indagato si sarebbe messo a disposizione dei vertici dell’organizzazione, indicati con Giovanni Comis ed Enzo Sapia. Boss che come emerge dalle intercettazioni 


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