Ravanusa: un morto, 8 dispersi, 2 donne salve Si teme la strage DIRETTA

Ravanusa, esplosione con 3 morti e 6 dispersi: ‘Ricerche ad oltranza’ DIRETTA

Il cedimento di un tubo del metanodotto e il crollo. Musumeci: 'Sciagura che colpisce tutta la Sicilia". Curcio: 'Nessuno sarà lasciato solo'. Mattarella: "Massimo sostegno". Donna incinta tra i dispersi. FOTO E VIDEO
IN PROVINCIA DI AGRIGENTO
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RAVANUSA – Sale a tre il numero dei morti. Strage a Ravanusa. Ogni minuto che passa si teme il peggio per le persone rimaste sotto le macerie delle palazzina crollate a Ravanusa. COL DRONE SULLE MACERIE VIDEO

AGGIORNAMENTI

6.58 Individuati altri quattro corpi sotto le macerie. Si trovano tutti in uno stesso perimetro dove i vigili del fuoco hanno scavato per tutta la notte.

19.15 – Si continua a scavare sul luogo della tragedia. Le ricerche proseguiranno anche di notte. Il Comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, Vittorio Stingo: “Stiamo continuando a scavare ma non abbiamo trovato alti corpi. La situazione è parecchio stabile. Non si sono sentite altre voci né sono stati individuati altri corpi. Stiamo scavando con particolare attenzione. Purtroppo il successo delle operazioni è vanificato dal fatto che si scava a mano, pietra per pietra. Non si possono utilizzare le ruspe perché c’è sempre la speranza di trovare qualcuno in vita. Andremo avanti finché non troveremo tutti, a oltranza”.

18.30 – Tra le vittime c’è il professore Pietro Carmina, era docente di storia e filosofia al liceo Foscolo di Canicattì. In tanti lo ricordano con affetto LEGGI QUI

17.30 – Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina sono tra i sei dispersi. Si tratta di due giovani che si erano da poco sposati, lei è la donna incinta di nove mesi che avrebbe dovuto partorire tra pochi giorni. LEGGI QUI

17.15 – “Negli ultimi sette giorni so che diversi cittadini hanno lamentato la puzza di gas nella zona che chiamiamo via delle Scuole Don Bosco in contrada Masciminici, nella zona dov’ è avvenuta la tragedia, ma nessuno è intervenuto, sia il sindaco che i tecnici del gas non hanno ricevuto segnalazioni”. Lo dice il consigliere comunale di Ravanusa (Ag) Giuseppe Sortino. “Purtroppo non è la prima volta che si registrano fughe di gas, tamponate nel tempo con interventi di manutenzione da parte dei tecnici – aggiunge Sortino – ma se pensiamo che la rete del metano è stata realizzata quasi quarant’anni fa, considerato che Ravanusa è stato uno dei primi paesi ad avere il metano, credo che non ci sia stata una manutenzione adeguata”. Sortino punta il dito sulla mancanza di manutenzione alle infrastrutture: “Questo è un paese vecchio, con reti idriche fatiscenti, chiediamo attenzione al governo regionale”, conclude.

16.50 – “E’ sufficiente la combinazione di due fattori perché ci sia un’esplosione di gas simile a quella che a Ravanusa ha provocato il crollo di tre case e ne ha danneggiate altrettante”. L’esperto spiega cosa può essere successo nel paese dell’Agrigentino dove l’esplosione di gas ha seminato morte e distruzione LEGGI QUI

16.30 – Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, esprime “la sua vicinanza a tutte le famiglie coinvolte nell’esplosione nel centro di Ravanusa”. Nel sottolineare di essere “in costante contatto con i vertici del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa Civile per seguire le ricerche dei dispersi” la titolare del Viminale manifesta il proprio “sentito cordoglio ai familiari delle vittime, ringraziando tutti i soccorritori impegnati senza sosta”.

16.00 – Sono ancora in corso le ricerche dei sei dispersi nell’esplosione di almeno 4 palazzine a Ravanusa dopo una fuga di gas. In azione le squadra specialistiche dei vigili del fuoco. Finora sono stati recuperati i cadaveri di due donne e un uomo, mentre due donne sono state estratte vive dalle macerie. Si continua a cercare con l’ausilio delle squadre cinofile e Usar, le operazioni proseguiranno durante la serata e nella notte. Nella scuola che si trova nella zona dell’esplosione è stato allestito un punto per l’assistenza psicologica dei familiari dei dispersi e gli abitanti della zona.

14.00 – “Mi ha chiamato il presidente Mattarella e ha espresso il massimo sostegno alla comunità di Ravanusa e il cordoglio per quanto accaduto”. Lo ha detto il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo.

13.55 – “Credo – ha detto Musumeci – che in questo momento servano solo il silenzio e la preghiera. Il silenzio per evitare che si possano alimentare interpretazioni non prioritarie e destinate a creare confusione, la preghiera perché chi ancora manca all’appello possa essere presto recuperato vivo. Ci sarà tempo per fare analisi e ogni altra considerazione. Al sindaco e a tutti i cittadini di Ravanusa va il pensiero affettuoso e la vicinanza mia personale e del governo della Regione. Questa sciagura ha colpito tutta la comunità siciliana. La Regione ha dato la disponibilità al sindaco di sistemare, ove necessario, le persone evacuate dagli immobili lesionati o colpiti. Non faremo mancare, quindi, la nostra presenza per ridurre i disagi delle persone direttamente o indirettamente colpite”. Musumeci ha voluto ringraziare i vigili del fuoco, le Forze dell’ordine e i volontari per “avere subito messo a disposizione la propria competenza e passione affinché i contorni e le dimensioni di questa tragedia, così disarmante, fossero ridotte al minimo. Ci auguriamo che tutti gli altri dispersi possano essere recuperati vivi, anche se perdere una sola vita umana diventa sempre una sconfitta per tutti”.

13.45 – È salito a cento il numero degli sfollati dell’esplosione avvenuta nel centro storico di Ravanusa. Lo ha detto il capo della Protezione civile Siciliana Salvo Cocina sottolineando che le verifiche sono ancora in corso anche se diversi appartamenti erano disabitati.

13.40 – Musumeci già da ieri sera, subito dopo l’esplosione, è stato in costante contatto con Cocina, che si è recato subito sul posto. Stamane il prefetto Laura Lega, capo dipartimento dei Vigili del fuoco, ha telefonato al presidente della Regione per esprimere la propria solidarietà e assicurare la massima disponibilità di tutto il Corpo dei pompieri. Musumeci aveva sentito anche il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio.

13.30 – “Ci troviamo di fronte a una tragedia con una forte onda d’urto e ci attendono ancora ore delicate di operazioni di ricerca e soccorso e di messa in sicurezza dell’area. Circa 200 operatori del Sistema di Protezione Civile si sono mobilitati sin dalle prime ore di questa emergenza, a loro va il mio più sentito ringraziamento” così Curcio durante il sopralluogo dell’area LEGGI QUI

13.00 – Si continua con le ricerche, proseguono i sopralluoghi tecnici e il monitoraggio dall’alto. GUARDA IL VIDEO DEI VIGILI DEL FUOCO

12.35 – Delle 11 persone rimaste coinvolte nel crollo a Ravanusa in provincia di Agrigento, due donne sono state estratte vive nella notte. Mentre tre sono i morti accertati e sono in corso le ricerche di altre sei persone:
quattro abitavano nella palazzina collassata a seguito dell’esplosione e due – compresa una donna incinta al nono mese – erano andate a trovare alcuni familiari. I numeri, in costante aggiornamento, sono stati resi noti dalla Prefettura di Agrigento durante il vertice in Municipio convocato per fare il punto sui soccorsi.

12.30 – C’è stato da parte dei soccorritori un intervento “sinergico e immediato” che ha già permesso di estrarre due persone in vita dalle macerie. Lo dice il sindaco di Ravanusa Carmelo d’Angelo chiedendo però che lo Stato non abbandoni la sua comunità subito dopo i soccorsi. “Avervi qui è il segnale della vicinanza del governo nazionale e locale – dice ai vertici di protezione civile, vigili del fuoco e della regione – mi auguro che questa vicinanza rimanga anche nei prossimi giorni perché ci sono persone che hanno perso i propri cari e la propria casa e dunque meritano attenzione. La loro vita è segnata per sempre”.

12.20 – Proseguono senza sosta le delicate operazioni di soccorso dei vigili del fuoco a Ravanusa, paese in provincia di Agrigento, a seguito del crollo di una palazzina e del danneggiamento di altri tre edifici, causati da una esplosione dovuta da una fuga di gas. Durante la notte sono state estratte dalle macerie e affidate al personale sanitario due donne, mentre i corpi di tre persone, due donne e un uomo, sono stati ritrovati purtroppo privi di vita dai soccorritori.
Il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale è formato da 100 vigili del fuoco, giunti anche dai vicini comandi di Enna e Palermo e da Catania, che sono impegnati nelle operazioni di ricerca delle altre sei persone segnalate come disperse, tra cui unità cinofile, esperti nella conduzione di mezzi per il movimento terra, nucleo NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e USAR team specializzato nel soccorso tra le macerie.

12.10 – “Ho avuto mandato dal presidente Draghi di informarlo puntualmente. Nessuno sarà lasciato solo. Dobbiamo fare di tutto per salvare vite e restituite alle famiglie i propri cari”. Lo ha detto il capo della protezione civile Fabrizio Curcio in una conferenza stampa a Ravanusa. I soccorsi “sono ancora in atto – ha aggiunto – e dunque è prematura qualsiasi considerazione sulle cause. Ci sono sopralluoghi in corso ma la priorità è trovare i dispersi”.

12.00 – Quella di Ravanusa è una “sciagura che colpisce tutta la comunità siciliana. In un momento, quello dell’approssimarsi del Natale momento di riunione tra le famiglie che rende più triste e doloroso tutto ciò”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, in Municipio a Ragusa per il vertice convocato dal sindaco Carmelo D’Angelo.

11.30 – “Faremo una mappatura attenta dei luoghi: partiamo da una fuga di metano ma non escludiamo alcuna pista”. Lo ha detto il procuratore di Agrigento Patronaggio dopo un incontro in comune con i soccorritori ribadendo di aver aperto un fascicolo di inchiesta per disastro e omicidio colposo. La procura ha già nominato un consulente tecnico e nelle prossime ore i magistrati e gli investigatori faranno un nuovo sopralluogo con i vigili del fuoco. “Al momento c’è un’area di 10mila metri quadrati sotto sequestro, interessata dall’esplosione. Non è escluso – ha aggiunto Patronaggio – che dopo il nuovo sopralluogo possa essere più estesa”. LEGGI QUI

11.20 – “Ho sentito un boato tremendo, come se fosse scoppiata una bomba o un aereo fosse precipitato sulla casa. Poi sono esplosi gli infissi . Siamo scesi subito in strada, intorno c’era fuoco ovunque, macerie”. Il racconto dei testimoni LEGGI QUI

11.10 – È appena iniziata la riunione al comune di Ravanusa alla presenza dei vertici delle forze di polizia, del Procuratore Luigi Patronaggio e del capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio per fare il punto dopo l’esplosione che ha distrutto 4 palazzine e ne ha danneggiato altre tre. Nel corso dell’incontro si pianificherà anche come proseguire le ricerche dei dispersi e si discuterà delle misure da prendere per impedire atti di sciacallaggio quando l’area sarà messa in sicurezza.

11.00 – Le vittime accertate dell’esplosione di Ravanusa sono Pietro Carmina, Enza Zagarro e Liliana Minacori. Contrariamente a quanto comunicato in un primo momento dalla Protezione Civile, non è stata ancora individuata una quarta vittima. LEGGI QUI

10.45 – “C’è una devastazione totale su una superficie molto molto estesa, uno scenario insolito perché generalmente i danni da esplosione da gas sono più contenuti”. Così il responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco Luca Cari descrive lo scenario che si è presentato ai pompieri a Ravanusa dopo l’esplosione che ha devastato diverse palazzine. LEGGI QUI

10.40 – “Le vittime, al momento sono tre. Sembrava si fosse trovato un quarto corpo senza vita, ma si sta ancora scavando. Non c’è certezza sulla quarta vittima. Si ritiene che sia un corpo, ma non è certo…”. Lo ha detto all’Italpress il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento Vittorio Stingo. “Quello che abbiamo davanti – ha aggiunto – è uno scenario da terremoto: in cui crollano sette palazzine, più o meno in contemporanea. Un crollo che non lascia spazio a vie di fuga e che è stato seguito immediatamente da un incendio che è rimasto attivo per ore nella notte. Siao riusciti a chiudere il gas soltanto alle due del mattino, quando abbiamo trovato la prima persona salva”.

10.30 – Il presidente della Regione Nello Musumeci sta arrivando a Ravanusa sul luogo dove ieri sera un’esplosione provocato da una fuga di gas metano ha provocato il crollo di alcuni edifici con quattro morti accertati fino ad ora, due donne superstiti e cinque dispersi. Per tutta la notte il Governatore, partito questa mattina da Palermo, ha seguito gli sviluppi della sciagura tenendosi costantemente in contatto con il capo dipartimento della Protezione Civile regionale Salvo Cocina che sta coordinando le operazioni di socc

10.20 – Una intera famiglia è stata colpita dall’esplosione determinata dalla fuga di gas che ha devastato 4 palazzine e ne ha danneggiate altre tre a Ravanusa. Nell’abitazione, in piani diversi, c’erano una anziana donna e i tre fratelli con le rispettive mogli LEGGI QUI

10.00 – Sono circa cinquanta le persone che non possono rientrare in casa a Ravanusa, a seguito dell’esplosione avvenuta ieri sera. Il Comune – spiega la Protezione Civile della Sicilia – ha preparato luoghi temporanei per l’ospitalita’, ma in larga parte gli sfollati hanno trovato accoglienza presso parenti e amici. GUARDA LE FOTO

9.50 – “Come Anci Sicilia siamo vicini ai familiari, alla comunità e al Sindaco per la terribile tragedia che ha colpito Ravanusa e l’intero Paese. Nel manifestare a nome dei Sindaci siciliani la disponibilità a fornire ogni aiuto necessario, rivolgo un appello perché nel prestare soccorsi e sostenere la comunità di Ravanusa vi sia il massimo impegno della Protezione Civile e del Governo regionale e nazionale”. Così in una nota il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando.

9.40 I cinque dispersi sono un’assistente sociale trentenne, in avanzato stato di gravidanza, con il marito – che erano andati, ieri, a trovare i suoceri – e altri tre giovani del paese.

9.15 Potrebbe essere di una donna il quarto trovato sotto le macerie. In precedenza erano stati recuperati i cadaveri di due donne e un uomo; due le superstiti tratte in salvo dai soccorritori, cinque le persone che risultano ancora disperse.

9.11 Conferma, ci sono 4 morti LEGGI QUI

Ore 8:50 Recuperato il terzo cadavere sotto le macerie. Le vittime finora accertate sono due donne e un uomo. Le loro generalità non sono ancora state date. I vigili del fuoco scavano da ore con le mani evitando di usare mezzi meccanici nella speranza che qualcun altro sia ancora vivo.

Ore 8.30 Il racconto della sopravvissuta LEGGI QUI

Ore 8.20 Fabbricati crollati uno dopo l’altro LEGGI QUI

Ore 8.00 Ravanusa, la ricerca dei corpi col drone VIDEO

Ore 7.30 Il racconto della sopravvissuta LEGGI QUI

IL RACCONTO

È di due morti e sette dispersi il bilancio provvisorio dell’esplosione che a Ravanusa ha distrutto tre palazzine e ne ha danneggiate altre quattro. Due donne nella notte sono state estratte vive dalla macerie. Per fortuna è stata smentita la notizia, data ieri per certa, che ci fossero dei bambini sepolti.

La deflagrazione, che è stata sentita anche nei paesi vicini, sarebbe stata causata da una grossa fuga di gas dalla tubatura del metanodotto. Prima un bagliore, poi un tonfo, infine le palazzine si sono sbriciolate.

“Il gas si è accumulato o nel sottosuolo o in un ambiente chiuso. A innescare l’esplosione potrebbe essere stata anche l’attivazione dell’ascensore”, ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino. “Nei prossimi giorni faremo accertamenti più approfonditi – ha aggiunto – certo è che una esplosione così è un evento eccezionale”.

Tra le cause della rottura del tubo potrebbe esserci il maltempo che da settimane flagella la Sicilia o uno smottamento del terreno. Il portavoce di Italgas, la società che distribuisce il metano, fa sapere che “i tecnici hanno completato le operazioni di isolamento del tratto
di rete e messo in sicurezza l’area interessata interrompendo il flusso di gas”.

È presto per stabilire cosa sia successo. Il procuratore d Agrigento Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta, ma al momento ciò che conta è salvare le vite umane.

Nella palazzina di quattro piani distrutta dall’esplosione in via Galileo Galilei c’erano nove componenti dello stesso nucleo familiare, uno è stato trovato morto, due al momento si sono salvati: un’anziana di 80 anni, portata all’ospedale di Licata con gravi fratture, e, secondo i primi accertamenti, la cognata, che i soccorritori sono riusciti a rintracciare dallo squillo del cellulare. È stata trasportata ad Agrigento. Si tratta di Giuseppa Montana e Rosa Carmina.

Ancora dispersi gli altri familiari, tra i quali una giovane infermiera giunta al termine della gravidanza e il marito. Domani sarebbe dovuta partire per Milano per la laurea del fratello. Straziante il dolore della madre che ripeteva “figlia mia” in attesa di notizie.

Si scava ancora per cercare le due persone che al momento dell’esplosione si trovavano nella casa attigua. “In tutto ci sono una cinquantina di sfollati – ha spiegato il sindaco Carmelo D’Angelo – molte hanno trovato sistemazione nelle loro famiglie, altre sono state sistemate anche in una scuola”.


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