Palermo, la palestra Virgin riapre: c'è il dissequestro - Live Sicilia

Palermo, la palestra Virgin riapre: c’è il dissequestro

Trovato un accordo con la procura di Palermo sul carico urbanistico

PALERMO – Dissequestrata la palestra Virgin Active di via Ventura a Palermo. Lo comunicano gli avvocati Valentina Castellucci e Francesca Russo. “La Procura di Palermo ha finalmente restituito alla città e a tutti i palermitani il plesso della Euro Real Estate spa di Filippo Basile gestito dal noto marchio Virgin Active – spiegano i legali -. Martedì 28 dicembre sarà avviata la sanificazione, poi la riapertura”.

È stata accolta dalla Procura la proposta della stessa Virgin di riaprire la palestra con un tetto massimo di presenze al giorno e in contemporanea. Le avvocatesse Castellucci e Russo, esprimono “grande soddisfazione anzitutto perché il protrarsi del sequestro avrebbe comportato il licenziamento di decine di dipendenti, facendo venir meno l’intero indotto di servizi correlati al funzionamento di questa magnifica struttura sportiva. Virgin Active costituisce infatti, una importante realtà economica e imprenditoriale della nostra città, che finalmente viene restituita ai palermitani, a tutti gli sportivi che potranno ritornare a frequentare il Centro Fitness”.


Di fatto è stato seguito il suggerimento indicato dal giudice per le indagini preliminari Fabio Pilato di trovare un accordo affinché la palestra funzionasse a scartamento ridotto.

Al di là dello scontro fra accusa e difesa sulla ristrutturazione eseguita per cui era necessaria una concessione edilizia e non una semplice comunicazione di inizio lavori, restava in piedi la questione dell’aggravio del carico urbanistico. Carico che era stato individuato dai pm e dal tribunale del riesame nel maggior sfruttamento delle opere di urbanizzazione (impianti fognari, viabilità eccetera) rispetto alla precedente palestra ospitata nei locali.

A questo punto, scriveva il gip, “ben potrebbe profilarsi la via dell’immediata ripresa delle attività attraverso una limitazione numerica dell’afflusso di pubblico ovvero mediante la limitazione delle attività sportive contemporaneamente praticabili onde contenere lo sfruttamento dei servizi entro il limite del carico urbanistico preesistente”.

Ed è la soluzione a cui la Procura ha dato il via libera. La Virgin Active, totalmente estranea da sempre alle indagini, aveva dato un ultimatum alla società di Basile: entro il 31 dicembre i locali dovevano essere liberi dal sequestro altrimenti avrebbero lasciato la città. Non andrà così. La Virgin ha chiesto e ottenuto il via libera alla riapertura condizionata al numero delle presenze.

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