Palermo, alberghi in 'lockdown': "Disdette e zero prenotazioni" - Live Sicilia

Palermo, alberghi in ‘lockdown’: “Disdette e zero prenotazioni”

L'allarma lanciato dal presidente di Federalberghi Palermo: "Ristori irrisori per il nostro settore"
LA PREOCCUPAZIONE
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PALERMO – Il turismo dall’inizio della pandemia ha subito un duro, durissimo, colpo e purtroppo ancora non è finita.

Tra i più colpiti ci sono gli alberghi, che da tempo non vedono il tutto esaurito dei tempi d’oro e adesso devono fare i conti con chiusure forzate per non rimanere ‘impantanati’ in costi che potrebbero diventare insostenibili.

“Più che le nuove regole, è la situazione legata all’aumenti dei contagi e, di conseguenza la paura, che sta creando qualche problema“. A dichiararlo ai microfoni di LiveSicilia è Nicola Farruggio presidente di Federalberghi Palermo. 

“Siamo d’accordo con il green pass rafforzato. La sicurezza generale al momento non c’è e i viaggi vengono rimandati, quindi porta alla cancellazioni. Il problema, però, non sono le cancellazioni ma la mancanza di prenotazioni. Abbiamo cancellazioni sì, ma non vediamo prenotazioni per il futuro. Questo ci preoccupa maggiormente. Per questo motivo molti alberghi – ha continuato Farruggio – stanno decidendo di ridurre l’organico e altri chiudere per manutenzione“.

A Palermo uno dei primi a decidere di chiudere è stato l’hotel Mediterraneo, ma sarà seguito da altri: “La situazione è abbastanza complicata – ha spiegato il presidente di Federalberghi Palermo -. A Palermo molte strutture hanno deciso di rimanere chiuse per manutenzione. L’attuale occupazione è del 10-20% e noi, vista la situazione, cerchiamo di mettere in protezione le nostre strutture e provare a resistere. Le strutture hanno un costo e con zero camere occupate questi costi sarebbero altissimi, quindi si preferisce rimanere chiusi“.

Da parte di Farruggio c’è anche una richiesta al Governo regionale e nazionale: “Abbiamo avanzato la richiesta per il ripristino immediato per il settore turistico dei ristori.  Auspichiamo che le misure vengano portate avanti. Facciamo appello al governo regionale. Questo settore è trainante in Sicilia e negli ultimi due anni ha lavorato forse 7 o 8 mesi. Così è difficile sopravvivere. I ristori – avverte il presidente di Federalberghi Palermo – sono stati irrisori per noi. Andiamo perdite oltre il 60% e alberghi non hanno nemmeno aperto“.

“Il lockdown di 15-20 giorni sarebbe una cosa giusta per fermare i contagi. Non so se il Governo vuole chiudere con il lockdown o se vuole indurre le attività a chiudere da soli“. 


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