Cartelle esattoriali, boom notifiche: attenzione alle nuove scadenze - Live Sicilia

Cartelle esattoriali, boom notifiche: attenzione alle nuove scadenze

Interessi alle stelle, sanzioni, ma ci sono nuovi parametri da conoscere
FISCO E CRISI
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PALERMO – Milioni di cartelle esattoriali in corso di notifica. Torna l’incubo pe rgli importi maggiorati con oneri di riscossione, interessi e sanzioni che fanno raddoppiare gli importi dovuti in poco tempo. Confedercontribuenti ha chiesto una nuova rottamazione degli interessi e delle sanzioni, per assicurare che imprenditori e professionisti, possano pagare il dovuto dilazionando il debito.

Ecco le novità sui termini di pagamento.

Nuove scadenze

La “Legge di Bilancio 2022”, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, ha previsto importanti novità in materia di riscossione.

In particolare, oltre ad un cambiamento nella governance di controllo dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, è prevista la modifica del sistema di remunerazione del servizio nazionale di riscossione e l’estensione a 180 giorni del termine per pagare le cartelle notificate fino al 31 marzo 2022.

Per le cartelle notificate dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, il termine per il pagamento è fissato in 180 giorni dalla notifica (rispetto ai 60 giorni ordinariamente previsti) senza alcun onere aggiuntivo.

Pertanto, per le notifiche effettuate nel periodo sopra citato, l’ordinario termine di 60 giorni riportato nella cartella di pagamento è da intendersi esteso a 180 giorni.

Prima della scadenza dei 180 giorni dalla notifica, l’Agente della riscossione non potrà dare corso all’attività di recupero del debito iscritto a ruolo.

Rottamazione ter

I soggetti decaduti dalla “Rottamazione-ter” per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme scadute nel 2019, grazie alle novità introdotte dal “Decreto Rilancio” (DL n. 34/2020), possono comunque richiedere la rateizzazione delle somme ancora dovute ai sensi dell’art. 19 DPR 602/1973.
La medesima possibilità è stata altresì prevista dal “Decreto Ristori” (DL n. 137/2020) anche per i debiti che erano stati oggetto delle precedenti rottamazioni (prima Rottamazione e “Rottamazione-bis”) e successivamente decaduti dai benefici delle misure agevolative per mancato pagamento delle rate.

Se vuoi chiedere una “rateizzazione” vai alla sezione dedicata.


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