Fondazione Gimbe: "No al nuovo bollettino settimanale, inadeguato" - Live Sicilia

Fondazione Gimbe: “No al nuovo bollettino settimanale, inadeguato”

Il conteggio potrebbe essere settimanale e vedere esclusi i positivi asintomatici
CORONAVIRUS
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La proposta di introdurre un nuovo sistema per conteggiare i pazienti Covid in ospedale è “inadeguata e rischiosa per ragioni cliniche e inapplicabile per ragioni organizzative”, “serve solo ad evitare restrizioni. Tanto vale togliere il sistema delle Regioni a colori”. Ad affermarlo, tramite una nota, è il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta sottolineando che la proposta di cambio di contabilizzazione separata tra pazienti ospedalizzati per Covid-19 e pazienti ricoverati per altre patologie, con infezione da Sars-CoV-2 ma asintomatici per Covid-19 porta a “sottostimare il reale sovraccarico degli ospedali”.

“La proposta è inadeguata per ragioni cliniche – ha aggiunto Cartabellotta – considerato che la Covid-19 è una malattia multisistemica che colpisce vari organi e apparati, definire lo status di ‘asintomatico’ è molto complesso, specialmente nei pazienti anziani con patologie multiple; inoltre, la positività al Sars-CoV-2 può peggiorare la prognosi di pazienti ricoverati per altre motivazioni, anche in relazione all’evoluzione della patologia o condizione che ha motivato il ricovero e alle procedure diagnostico-terapeutiche attuate”. Inoltre, prosegue il presidente di Gimbe, “è inapplicabile per ragioni organizzative: la gestione di tutti i pazienti Sars-CoV-2 positivi, indipendentemente dalla presenza di sintomi correlati alla Covid-19, richiede personale, procedure e spazi dedicati, oltre alla sanificazione degli ambienti. Di conseguenza, risulta molto difficile immaginare la gestione degli ‘asintomatici’ senza risorse aggiuntive, in particolare locali e personale”.

Infine, sottolinea Cartabellotta “ha rilevanti risvolti medico-legali: la responsabilità di assegnare il paziente ricoverato ad una delle due categorie, con tutte le difficoltà e le discrezionalità del caso, è affidata al personale medico e alle aziende sanitarie, su cui ricadrebbero i rischi”. “Visto che l’obiettivo delle Regioni – conclude Cartabellotta – è chiaramente solo quello di ridurre la percentuale di occupazione in area medica per evitare il passaggio alla zona arancione o addirittura a quella rossa, allora tanto vale eliminare il sistema dei colori, lasciando ad ogni Regione le proprie responsabilità, sull’entità del sovraccarico ospedaliero e sui ritardi alle cure nei pazienti non Covid”.

In una nota il Ministero della Salute fa sapere che “al momento nessun atto formale è stato disposto” per escludere dal conteggio dei ricoveri Covid i pazienti in ospedale per cause diverse dal virus che risultino positivi ai test ma asintomatici, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia. Il Ministero sottolinea poi che “fermo restando quanto riconosciuto ieri dall’Istituto Superiore di Sanità è ovviamente sempre aperta l’interlocuzione con le Regioni”.


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