Covid, il picco in Sicilia: i dati che arrivano dal Cnr

Covid, il picco in Sicilia: i dati che arrivano dal Cnr

L'analisi del matematico Sebastiani
CORONAVIRUS
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PALERMO – Il picco dei contagi Covid in Sicilia non è ancora stato raggiunto, possibile che questo avvenga entro i prossimi quattro giorni. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Oltrepassato il picco della percentuale dei positivi ai test molecolari, che ora decresce, ci si avvia verso il picco del numero totale dei positivi. Accelera intanto la curva dei decessi, ma non avviene lo stesso per la curva degli ingressi nelle terapie intensive, probabilmente a causa delle diverse manifestazioni cliniche della variante Omicron.

I dati aggiornati al 16 gennaio permettono di confermare e di localizzare con precisione al 6 gennaio il picco del valor medio della percentuale dei positivi ai test molecolari. L’analisi delle differenze settimanali indica che “il picco del numero medio dei positivi totali è previsto entro i prossimi quattro giorni”, osserva l’esperto. “Come avviene di norma, c’è un’accelerazione della curva dei decessi, che segue con ritardo, quella dei positivi avvenuta nelle ultime settimane del 2021. Stranamente non si osserva un andamento analogo per la curva degli ingressi in terapia intensiva, che al contrario sembra frenare la crescita”, rileva Sebastiani. “Questa anomalia – prosegue – potrebbe essere spiegata con le diverse manifestazioni cliniche della Omicron, presumibilmente prevalente in Italia al momento. La minor frequenza di polmoniti nella omicron comporterebbe una minore probabilità di ricovero in terapia intensiva, senza però una conseguente riduzione dei decessi di soggetti fragili, a causa dei valori più alti dell’incidenza in combinazione con una vaccinazione con solo due dosi”.

Ecco di seguito la mappa della previsione del raggiungimento del valor medio del picco dei positivi a livello regionale: picco 5 gennaio, Umbria; picco 6 gennaio, Toscana; picco 10 gennaio, Lombardia; picco 11 gennaio, Abruzzo e Basilicata.

Devono ancora raggiungere il picco: Romagna, Lazio, Piemonte, Sicilia:. Picco entro 4 giorni: Provincia autonoma di Trento, Valle d’Aosta. Picco entro 7 giorni: Friuli Venezia Giulia, Veneto. Crescita frenata: Sardegna. Crescita lineare: Provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Molise. Crescita accelerata: Campania, Liguria, Marche, Puglia.


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