Sicilia, il punto sul Covid: contagi, ricoveri e giovani

Sicilia, il punto sul Covid: contagi, ricoveri e giovani

I numeri dell'ultima settimana.

Gli ultimi numeri, in prospettiva, ci dicono che, forse, la situazione dei contagi in Sicilia sta cominciando a uscire dalla sua fase più drammatica, sotto la spinta di Omicron, per assestarsi e – chissà – cominciare una discesa. Ci vuole, però, molta prudenza. Sia nei comportamenti che nelle conclusioni, perché il Covid ci ha insegnato a non dare niente per scontato.

Curva stabile

“Nella settimana tra il 10 e il 16 gennaio – si legge nel rapporto del Dasoe – si registrano 69.506 nuovi casi positivi al test antigenico o molecolare, con la curva epidemica sostanzialmente stabile rispetto al picco della settimana precedente, e un’incidenza cumulativa settimanale pari a 1.436 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è riscontrato nelle province di Siracusa (1966/100.000 abitanti) Caltanissetta (1928/100.000), Catania (1670) e Ragusa (1665)”. Una stabilità che, si spera, potrebbe anticipare la discesa.

Contagi tra i giovani e non vaccinati

Le fasce d’età che hanno sostenuto la curva epidemica – continua il rapporto – risultano quelle tra i 14 ed i 18 anni (1972). La maggioranza dei pazienti in ospedale nella settimana in esame risulta non vaccinata (75,9% in area medica e 84,4% in terapia intensiva) o con ciclo vaccinale non completo (9,7% area medica e 5,8% terapia intensiva)”. Non vaccinata significa che non ha ricevuto nemmeno una dose. “Per quanto riguarda la campagna vaccinale ha completato il ciclo primario l’83,83% del target di popolazione regionale. Continua il trend positivo dell’incremento delle prime dosi: nella settimana dal 12 al 18 gennaio si è registrato un aumento del +20,23% rispetto alla settimana precedente. Il dato, disaggregato per fasce di età, evidenzia una lieve flessione nella fascia 12-19 (-7,77%). Con riferimento alla fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con una dose si attestano al 20,64% del target regionale. Tra i bambini, 8.368 pari al 2,70% risultano con ciclo primario completato. Dal 10 gennaio rientra nel target delle terze dosi la fascia 12-15 anni e si è ridotto a 120 giorni il termine dopo il quale, dal completamento del ciclo primario o dall’ultima infezione da covid-19, è possibile effettuare la terza dose. Finora complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 1.760.473”.

Varianti e richiami

Il Dasoe predica, giustamente, cautela: “L’attuale quadro di crescita dei nuovi positivi è coerente con lo scenario nazionale ed internazionale, in presenza di un mantenimento delle attività sociali, ed è condizionato da preesistenti fattori, quali la diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità e la quota residua di soggetti suscettibili, rappresentati da un lato da coloro che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale e dall’altro da coloro che non hanno eseguito la dose di richiamo entro il periodo raccomandato. Tale quadro è stato connotato a livello regionale, nella settimana di riferimento, da un intenso ricorso, in gran parte spontaneo, a primi test diagnostici sul territorio”. Ovvero: i tamponi.

L’ultimo bollettino

Ecco i dati delle ultime 24 ore. Con il dato dei decessi che è ‘appesantito’ dai recuperi come abbiamo scritto (LEGGI QUI IL BOLLETTINO). L’impressione è quella di una tendenza che va, appunto, stabilizzandosi. Ma ci vuole molta prudenza.


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