Acireale: Sisma di Santo Stefano, al via le delocalizzazioni - Live Sicilia

Acireale: Sisma di Santo Stefano, al via le delocalizzazioni

Ci sono però ancora diverse difficoltà in merito agli altri interventi post terremoto.

Sono 21, complessivamente, le istanze di delocalizzazione presentate sul territorio di Acireale in relazione all’Ordinanza n. 18 del 21 dicembre 2020 adottata dal Commissario straordinario per la ricostruzione nei territori dei Comuni della Città Metropolitana di Catania colpiti dagli eventi sismici del 26 dicembre 2018, il dott. Salvatore Scalia.

Riguardano edifici dichiarati inagibili a seguito di verifica con schede AeDES con esito B, C ed E di cui al decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 5 maggio 2011, i quali non possano essere ricostruiti nello stesso sito o migliorati o adeguati sismicamente per essere gli stessi edifici ubicati nelle aree ricadenti all’interno della “Zona di rispetto” (ZRFAC) delimitata nella mappa pubblicata sul sito del Commissario il 18 agosto 2020.

Per tre delle 21 istanze sono stati emessi i relativi decreti di finanziamento e, pertanto, gli immobili interessati sono stati demoliti. Il contributo concedibile dal Commissario si distingue in:– contributo relativo ai lavori di demolizione del fabbricato e delle competenze tecniche ad essi riferite;– contributo per la ricostruzione dell’edificio in altro sito o per l’acquisto di abitazione sostitutiva equivalente.L’area di sedime dell’immobile da delocalizzare viene ceduta a titolo gratuito al Comune, ove questo l’accetti.

“Sul tema delocalizzazioni ed interventi – ha osservato il sindaco, ing. Stefano Alì – la macchina, tra mille difficoltà, si è avviata. Oggi, sfortunatamente, subiamo una situazione di “empasse”, legata alla proroga del Commissario per la ricostruzione, dott. Salvatore Scalia. E’ stata prorogata la figura, ma non è stato ancora prorogato il soggetto che la dirige e che noi ci auguriamo, assolutamente, che sia lo stesso dott. Scalia. Per i primi 45 giorni dell’anno può procedere con l’attività ordinaria, successivamente si bloccherà tutto. Mi rendo conto che oggi il tema al Parlamento sia l’elezione del presidente della Repubblica, ma occorre al tempo stesso tenere conto delle scadenze in atto”.


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