Bollettino Covid, da inizio pandemia 10 milioni di positivi - Live Sicilia

Bollettino Covid, da inizio pandemia 10 milioni di positivi in Italia

Tutti i dati del report quotidiano. Caltabellotta sulla quarta ondata: nelle prossime settimane la curva scenderà
CORONAVIRUS
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PALERMO – Dall’inizio della pandemia sono stati registrati oltre 10 milioni di positivi al Covid. La soglia è stata raggiunta oggi con i 77.696 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore

Secondo i dati del ministero della Salute, i soggetti che hanno contratto il Coronavirus, sono 10.001.344, di fatto un italiano su sei. Gli attualmente positivi sono 2.709.857, con una diminuzione di 25.049 nelle ultime 24 ore mentre i morti sono 143.875. I dimessi e i guariti sono invece 7.147.612, con un incremento di 102.363 rispetto a ieri.

Ieri i nuovi contagi erano stati 138.860. Le vittime sono invece 352, mentre ieri erano state 227.

Sono 519.293 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 933.384. Il tasso di positività è al 15%, stabile rispetto al 14,9% di ieri. Sono 1.685, lo stesso numero di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 101. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.862, ovvero 235 in più rispetto a ieri.

Nella giornata in cui in Itala viene raggiunta la soglia di 10 milioni di positivi al Covid, anche per via della grande trasmissibilità della variante Omicron, per il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, si iniziano a vedere segni positivi. “Quello di cui possiamo essere quasi certi – ha detto – è che la fase di salita è in frenata e nelle prossime settimane avremo qualche segnale di discesa” della curva epidemica da Covid. Non sarà l’ultima variante della quale sentiremo parlare – ha aggiunto – e sono certo che tutti i Paesi devono prepararsi a gestire in maniera ordinaria quello che sarà un virus stagionale”.

Ciò significa, rileva, “rivedere l’assistenza sanitaria, rivedere il calendario scolastico. Insomma bisogna mettere in campo una serie di strategie che permetteranno dal prossimo inverno di convivere col virus”. “Questo virus – sottolinea Cartabellotta – è prevalentemente stagionale, in primavera andremo verso una fase di tranquillità. Dobbiamo immaginare che il prossimo inverno potrebbe esserci una ripresa se dovessero esserci nuove varianti come già accaduto in passato”.

Cartabellotta spiega quindi di “essere moderatamente ottimista. Anche se sto vedendo colleghi in ospedale che non sanno come organizzare i malati, scuole chiuse e città deserte. Uno dei grandi problemi che gli italiani hanno è che una serie di strumenti normativi come green pass rafforzato o quarantene sono stati frutto di compromessi politici al ribasso. Abbiamo creato – commenta – un labirinto normativo che crea non pochi problemi”.

Intanto aumentano i contagi nelle fasce giovani. “Siamo in una sostanziale fase di stabilità. Ci sono differenti variabilità regionali e ci sono anche delle differenze importanti nelle fasce d’età. La fascia 0-9, ad esempio, è in salita verticale così come quella 10-18. Fare previsioni quindi è sostanzialmente impossibile”, afferma. Tuttavia, “senza il vaccino avremmo avuto una strage mondiale con questi numeri di contagiati. La strage – conclude – è stata evitata dai vaccini”.

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