Catania, violenza sessuale sulla figlia di 15 anni: arrestato - Live Sicilia

Catania, violenza sessuale sulla figlia di 15 anni: arrestato

La scoperta della condotta morbosa dopo un colloquio con la madre

CATANIA – Atti sessuali nei confronti della figlia di 15 anni, in alcuni casi in presenza della sorella più piccola di 7: con questa accusa la Procura di Catania, nell’ambito di indagini a carico di un 40enne, ha chiesto e ottenuto nei confronti dell’uomo la misura cautelare della custodia cautelare degli arresti domiciliari, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga.

La scoperta

Le indagini sui fatti sono state coordinate dal pool di magistrati sui reati che riguardano la violenza di genere. Come si legge in un comunicato della Procura, il procedimento si trova “in una fase caratterizzata dalla non integrazione del contraddittorio delle parti”, e ha fatto luce su una condotta morbosa dell’uomo nei confronti della figlia quindicenne scoperta dalla ex moglie di 41 anni. La donna, avendo notato un turbamento della figlia, ha affrontato con lei il problema.

Il racconto emerso dalle indagini

La coppia di genitori aveva convissuto di fatto prima di separarsi, cinque anni fa. Nel corso della separazione i comportamenti erano rimasti sereni, “tanto – si legge nel comunicato della Procura – da non ritenere necessario il ricorso al Tribunale civile per regolare gli aspetti sull’affidamento delle due figlie”. Le due bambine nate durante il rapporto di convivenza hanno preso direzioni diverse dopo la separazione: quella di 7 anni ha scelto di convivere con la madre, mentre l’altra, di 15 anni, ha invece preferito vivere con il padre presso l’abitazione dei nonni paterni.

Nel corso di una confidenza rilasciata dapprima alla madre, e poi confermata in sede di indagini durante le sommarie informazioni rese con il supporto della psicologa, la quindicenne ha rivelato che il padre dormiva insieme a lei in un letto matrimoniale e che la sera era solito guardare video pornografici su un tablet nascosto sotto le lenzuola. L’uomo avrebbe compiuto atti di autoerotismo durante i quali avrebbe anche consumato atti sessuali con la figlia, abbracciandola da dietro, toccandole le parti intime e facendole percepire il proprio stato di eccitazione.

Questo comportamento si sarebbe verificato, tra l’altro, anche in alcune occasioni in cui la bambina di sette anni si era fermata a dormire insieme alla sua sorella più grande e al genitore.

La scoperta e la denuncia

“Il disagio della ragazza – si legge ancora nel comunicato della Procura – che ogni volta con forza e disgusto cercava di respingere le voglie sessuali del padre, sarebbe stato accentuato dalla vana richiesta rivolta alla nonna (che non ne comprendeva il motivo in quanto ignara dei fatti) di cambiare ogni giorno le lenzuola sporche del liquido seminale del padre”.

La ragazza, stanca della situazione, nello scorso mese di ottobre è ritornata a vivere insieme alla madre, che percependo il suo malessere ha immediatamente informato i Carabinieri.


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