20 Gennaio 2015, 18:35
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PALERMO – Raggiunto l’accordo sugli stipendi per la vertenza 4U tra i sindacati e la proprietà aziendale. Per i 176 operatori del call center, questa sarà una notte serena, da passare con la consapevolezza, attesa da mesi, che il domani sarà più certo.
Infatti, dopo ore di trattative presso l’assessorato alle Attività produttive del Comune di Palermo, è stato siglato l’accordo che permetterà il pagamento degli stipendi arretrati (novembre, dicembre e la tredicesima mensilità), attraverso un piano di rientro dilazionato. La tanto attesa notizia arriva al termine di quattro lunghe ore di trattativa portate avanti sotto la super visione dell’assessore alle Attività produttive Giovanna Marano e dell’ingegnere Paul Manfredi, proprietario e amministratore delegato dell’azienda di via Ugo La Malfa.
“Abbiamo firmato un’intesa che prevede scadenze certe per rientrare in possesso delle somme attese – dichiarano il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso e la rappresentante Slc Cgil Rosalba Vella -. Grazie anche all’opera di mediazione dell’assessore Marano, abbiamo raggiunto un punto di equilibrio per consentire all’azienda di pensare al futuro e allo sviluppo dell’attività del call center. Dall’altro lato – aggiungono i rappresentanti Cgil – è stato chiesto all’ assessore, e quindi al Comune, di farsi parte attiva per migliorare e sviluppare i rapporti tra i call center e le banche, sia per le scoperture che le aperture di credito”.
Si tratta di un primo passo, in una vertenza complessa, per raggiungere la normalità. “Adesso – conclude Francesco Brugnone, Rsu Slc Cgil – abbiamo 16 giorni di tempo per riprendere la trattativa all’ufficio provinciale del lavoro per la firma degli altri cinque mesi di cassa integrazione in deroga per 130 dipendenti, a rotazione. In questi mesi i lavoratori si sono comportati in maniera più che responsabile, assicurando il servizio pur senza riscuotere gli stipendi”.
“In questa situazione di forte crisi – afferma l’Assessora Giovanna Marano – in cui ad essere a rischio è anche la tenuta reddituale delle famiglie, è intanto importante aver sbloccato una misura tampone e d’emergenza come la cassa integrazione, mentre prosegue il nostro impegno per farci promotori e se necessario facilitatori di un accordo fra le parti per la tutela dei servizi e dell’occupazione.”
“Non comprendiamo perché lo scorso venerdì abbiamo siglato tutti insieme il verbale negativo alla proposta dell’azienda di pagare in due tranche gli stipendi arretrati dei 376 lavoratori della 4U, mentre oggi viene accettata con il testo siglato dagli altri sindacati, una dilazione addirittura in cinque tranche, non rispettando così il mandato rigido dei lavoratori, che in assemblea avevano chiesto di ottenere tutte le somme entro il mese di gennaio”. A spiegare cosi il no della Fistel Cisl all’accordo sul pagamento degli arretrati attesi da novembre dai lavoratori della 4U, giunto durante l’incontro che si è tenuto all’assessorato comunale alle Attività produttive , sono Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Roberto Giannotta Responsabile Telecomunicazioni per la Fistel Cisl Palermo Trapani che precisano: “Un accordo , a nostro parere, incomprensibile anche perché la committente Wind ha fatto sapere di essere disponibile al pagamento anticipato del 50% delle somme attese da 4U entro fine mese, proprio per il pagamento degli stipendi”. Stamani si era svolta la terza giornata di sciopero dei lavoratori e il corteo dalla sede dell’azienda alla sede dell’assessorato in via La Malfa. “Il testo stabilisce un calendario composto da cinque scadenze per l’erogazione delle mensilità arretrate nonostante il mandato rigido dato dai lavoratori alle organizzazioni sindacali , fosse quello di non firmare accordi se non per il solo pagamento di tutto l’arretrato esclusivamente entro il mese di gennaio”. Assisi e Giannotta concludono “questo accordo è peggiorativo della proposta dell’azienda, a questo punto ci auguriamo che almeno le richieste dei lavoratori sulla equità nei criteri della cig da definire entro pochi giorni, vengano rispettate”.
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20 Gennaio 2015, 18:35