09 Marzo 2019, 11:18
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PALERMO – Durante una manifestazione dell’otto marzo, a Palermo, alcune ragazze hanno bruciato una bandiera della Lega. Ne dà notizia il consigliere regionale della Lega alla Regione Sicilia Tony Rizzotto. “Il fatto è triste per chi ha compiuto il gesto – ha detto Rizzotto – . Ognuno è libero di esprimere il proprio consenso o dissenso rispetto alle posizioni politiche della Lega o di qualsiasi partito, ma bruciarne il simbolo evoca tempi bui che nessuno di noi si augura. È un fatto ancora più grave considerando che la Lega è oggi, secondo i sondaggi, il principale partito italiano – ha aggiunto – e quel gesto è quindi un’offesa per milioni di elettori e militanti”.
“La bandiera della Lega bruciata a Palermo durante il corteo dell’8 marzo è un brutto segnale d’intolleranza politica che nulla ha a che vedere con le rivendicazioni femministe. Non è comunque con questi atti che potrà essere rallentato il nostro cammino rispetto alle riforme che ci chiedono gli italiani. Dalla Sicilia alle Alpi”. Lo dice Igor Gelarda, responsabile siciliano enti locali della Lega e capogruppo del Carroccio in consiglio comunale a Palermo, intervenendo da Messina dove alle 17 i vertici regionali del partito incontreranno i cittadini sui temi della legittima difesa e della sicurezza nella chiesa Santa Maria Alemanna, in via Sant’Elia, alla presenza tra gli altri di Gianni Tonelli, parlamentare nazionale e segretario della commissione di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
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09 Marzo 2019, 11:18