Asse Lega-Forza Italia, Meloni attende il responso delle urne - Live Sicilia

Asse Lega-Forza Italia, Meloni attende il responso delle urne

Nel centrodestra i malumori covano sotto la cenere in attesa dell’esito delle amministrative.

Centrodestra: i malumori covano sotto la cenere in attesa dell’esito delle amministrative. Napoli, interno notte. All’hotel Santa Lucia Silvio Berlusconi e Gianfranco Miccichè confabulano dopo la due giorni azzurra anche delle sorti del centrodestra siciliano. Secondo i beneinformati il Cavaliere avrebbe sposato la linea del coordinatore azzurro sulle sorti del bis di Musumeci (al netto dei buoni rapporti di vicinato con il presidente della Regione). Il retroscena che viene sussurrato sulla cena napoletana di venerdì però andrebbe meglio contestualizzato all’interno di una partita più ampia che si sta giocando a livello nazionale. Vediamo quale. In realtà i match in corso sono più d’uno e riguardano non soltanto il centrodestra nazionale ma anche gli azzurri. 

L’asse Salvini-Berlusconi

L’asse Salvini-Berlusconi, certificato dalla “scalata” che Licia Ronzulli sta facendo all’interno del partito, dice molto di una fase che avrà inevitabili ripercussioni sulle decisioni da prendere in terra sicula. Il possibile matrimonio con la Lega da celebrare sull’altare di una lista unica per le politiche (che mira a dare del filo da torcere a Giorgia Meloni nella guerra della leadership della coalizione), che pure non piace all’area centrista di Forza Italia, potrebbe stimolare effetti a catena e una convergenza totale nel dire no al bis di Musumeci, lasciando la palla ai siciliani (leghisti, miccicheiani, lombardiani e gli uomini di Saverio Romano) cioè ai dirigenti isolani più ostili che nel frattempo starebbero lavorando a un nome alternativo da opporre a quello del presidente in carica. Del resto, i meloniani continuano a farsi forza proprio sull’assenza di un’alternativa. Un nome che comunque non dovrebbe arrivare prima dell’esito delle elezioni amministrative palermitane. 

Musumeci bis?

Ma qui entreranno in gioco altri elementi, come sanno benissimo i colonnelli di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia non arretra sul nome di Musumeci e attende di conoscere i risultati della lista unica con Diventerà Bellissima con la consapevolezza di un exploit già annunciato sulla carta.

A quel punto si potrà discutere. Ma questo ragionamento va collocato all’interno di un’altra più ampia cornice. Giorgia Meloni sta giocando la partita della vita per ottenere la leadership del centrodestra a livello nazionale, ma l’impresa viene ostacolata in modo deciso dagli alleati (Salvini in testa) e allora potrebbe cambiare schema di gioco.

Ipotesi corsa solitaria

Complice anche un sondaggio, realizzato da Noto per Porta a Porta, che dà FdI al 24% in caso di corsa solitaria (il 2% in più di quanto totalizzerebbe in coalizione) e l’asse Salvini-Berluscono al 22,5% (Noi con l’Italia 2% e Coraggio Italia 1.5%): da qui la tentazione di una partita da solista (o quasi considerando l’apporto dei piccoli partiti centristi all’altro blocco) sebbene tra il dire e il fare ci sta in mezzo legge elettorale. Da qui la pazza idea di spingere su Musumeci e perché no, tentare la corsa solitaria pure in Sicilia. Per capire quello che sta succedendo “bisogna invertire la prospettiva classica e guardare da Roma a Palermo e non il contrario come si è sempre fatto” (sussurra off record un navigato dirigente della destra siciliana). Insomma, il quadro è ancora tutto da definire. 

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