Palermo, 266 milioni di debiti ma solo 39 saranno pagati - Live Sicilia

Palermo, 266 milioni di debiti ma solo 39 saranno pagati

Approvata la delibera che porterà alle transazioni con le imprese. Tutto però potrebbe saltare.
LA CRISI FINANZIARIA
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PALERMO – Di 266 milioni di crediti pretesi da imprese e partecipate solo 39 milioni sono stati riconosciuti come debiti certi, liquidi ed esigibili. È questo uno dei dati che emerge da una delibera della giunta comunale di Palermo recentemente vagliata e contenente il piano di rilevazione del debiti commerciali e l’autorizzazione alla stipula degli accordi transattivi. Questo, però, è solo uno dei punti sul programma del Comune per saldare i debiti con i suoi creditori. Il Comune potrebbe pagare ma non è sicuro: tutto infatti dipende dalla stipula dell’accordo con Roma. Viceversa sarà stato tutto lavoro perso.

Per comprendere bene di cosa si sta parlando è bene fare un passo indietro. A fine gennaio, come si ricorderà, il Comune ha approvato il piano di riequilibrio ricorrendo a una norma di salvataggio per le città metropolitane varata con la legge finanziaria per il 2022. Questa legge aveva numerose previsioni per risolvere i problemi di bilancio dei Comuni e fra queste la possibilità di ricorrere a un piano straordinario di pagamento con saldo e stralcio dei creditori in base all’anzianità del credito. Inoltre la norma stabiliva che tutte le somme non rivendicate sarebbero state dichiarate non più richiedibili. Il Comune ha così aperto la procedura e raccolto richieste fino al 15 di aprile.

Sul portale sono state caricate 87 istanze complete e firmate digitalmente per complessive 5.040 fatture per un totale di 266 milioni di euro, Ci sono inoltre 72 istanze incomplete che adesso rischiano di essere cancellate con un colpo di penna. Infine sono state presentate, ma non possono essere accettate per una modifica della data in cui è maturato il credito, altre 30 istanze contenenti 125 fatture per un totale di 17 milioni di euro.

Poi è iniziata la verifica. E così della cifra di 266 milioni di istanze inviate correttamente gli uffici hanno stabilito quale fossero quelle che il Comune di Palermo deve pagare certamente. Saranno quindi pagare 3242 fatture. Delle altre 1770 fatture, invece, gli uffici hanno indicato le ragioni dell’impossibilità a pagare. Inoltre, sono al vaglio degli uffici documenti per un valore di 800mila euro.

Adesso gli uffici inizieranno a presentare gli accodi transattivi con le tagliole sui debiti e poi a pagare. Dall’altra parte sarà cancellato e diventerà inesigibile il credito di chi non ha completato con l’istanza la pratica. Poichè la norma “prevede espressamente che la mancata presentazione dell’istanza comporta la cancellazione automatica del credito”, si legge nelle delibera; occorrerà incaricare i dirigenti perchè “procedano alla cancellazione/eliminazione dalla Piattaforma dei Crediti commerciali, Pcc, delle fatture non presentate”.

Dentro elenco di chi verrà pagato ci sono principalmente partecipate e prima fra tutte Amap. Seguono la Rap, Sispi, Amat e l’Amg Energia, cooperative sociali come la Gio.Mar., La Gioventù, Azione Sociale, L’Aquilone. E ancora: l’Immobiliare Strasburgo Srl con socio unico, in liquidazione. l’associazione “Amici degli animali” l’ospedale veterinario Himera Srl, La fondazione Casa Cardinale Maffi, la Grasso Srl e la Macaluso Srl.

Tutto però potrebbe saltare. Senza accordo con Roma, un accordo che sembra lontano a giudicare da una nota del ministero dell’interno di qualche settimana fa, cade tutto l’impalcato su cui si regge la delibera.


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