PALERMO – Sono oltre 1.300 gli studenti disabili delle scuole superiori del Palermitano che da oggi possono tirare un sospiro di sollievo: la Città metropolitana ha infatti deciso, con un provvedimento urgente, di anticipare di tasca propria i 3 milioni necessari a garantire i servizi dal 14 settembre fino al 31 dicembre. Una buona notizia soprattutto per le famiglie che oggi si sono ritrovate a protestare sotto Palazzo Comitini, mentre al primo piano il sindaco Leoluca Orlando illustrava alla stampa i dettagli del provvedimento insieme al dirigente Filippo Spallina.
“Noi siamo in attesa che l’Ars torni dalle ferie per sbloccare i fondi alle ex province – ha detto Orlando ai giornalisti – la materia dell’assistenza agli studenti è stata delegata dalla Regione agli enti intermedi, ma senza che a questo corrispondesse un trasferimento delle somme necessarie”. E questo nonostante la Corte Costituzionale, con una sentenza dello scorso gennaio, abbia invece ribadito il principio secondo cui si possono attribuire funzioni agli enti locali solo se si garantiscono anche le risorse per erogarli.
“Ci sostituiamo alla Regione anticipando i 3 milioni, che chiederemo indietro – ha aggiunto il sindaco – apprezziamo la posizione dell’assessore regionale Lantieri che ha chiesto di sbloccare la situazione e ringrazio gli uffici che hanno lavorato ad agosto senza sosta, visto che ci si aspettava lo sblocco delle somme. Siamo gli unici a poter garantire i servizi in Sicilia e abbiamo anche avviato delle verifiche con l’ausilio della Polizia provinciale”.
Il pericolo era che gli studenti disabili restassero a casa nonostante l’inizio dell’anno scolastico. In particolare il servizio di assistenza alla comunicazione per disabili sensoriali riguarderà 76 utenti e costerà 458.912,85 euro; quello di assistenza igienico personale 416 utenti e 1.050.235,56 euro; il trasporto coinvolgerà 407 utenti per un costo di 448.879,20 euro e quello di assistenza alla autonomia 469 utenti per 944.556,73 euro. Restano scoperti i così detti servizi pomeridiani, per i quali servirebbe almeno un altro milione di euro. Domani gli uffici stabiliranno se procedere con proroghe o gare, ma intanto nel 2017 si potrà contare sulla spesa in dodicesimi evitando una nuova interruzione dei servizi.
