14 Aprile 2010, 10:09
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Comincia il processo contro Giovanni Riina, figlio di Totò “u curtu”, ma lui decide di non presentarsi. Ieri mattina, al tribunale di Termini Imerese, è giunto un fax in cui i suoi avvocati hanno chiesto il rinvio della prima udienza del processo che vede Riina jr imputato di violazione degli obblighi di sorveglianza speciale. “Altri impegni giudiziari” hanno addotto i legali Luca Cianferoni e Antonio Malagò. Ma la comunicazione è giunta troppo tardi, secondo il tribunale, per cui il processo ha avuto inizio ed è stato nominato un legale in sostituzione dei due suoi colleghi.
Giovanni Riina è stato rinviato a giudizio perché quando è stato scarcerato nel 2008 per decorrenza dei termini di custodia cautelare, con lunga coda di polemiche, ha avuto l’obbligo di soggiorno a Corleone. Lì avrebbe incontrato numerosi pregiudicati del paese, violando gli obblighi della misura restrittiva. Per questo il pm Vicenzo Cefalo ha chiesto di sentire gli otto agenti del commissariato di Corleone, presenti in aula. La difesa ha chiesto di sentire anche le persone che si sono incontrate con Riina jr. Secondo la loro tesi si tratta di pregiudicati per reati comuni e non per mafia, escludendo suo cognato che, però, essendo parente, non poteva non incontrare.
I giudici hanno accolto le richieste di accusa e difesa e si è passati all’esame degli agenti. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 26 ottobre, quando saranno sentiti i testimoni della difesa.
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14 Aprile 2010, 10:09