05 Luglio 2021, 10:42
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CALTAGIRONE. Disastro ambientale a Caltagirone: dati alle fiamme i materiali del piazzale di stoccaggio. Tonnellate di plastica bruciano da questa notte, le nubi nere si innalzano nel cielo coprendo la visuale. Squadre dei vigili del fuoco sono giunte da tutta la provincia ma le operazioni di spegnimento sono quanto mai difficili. Si cerca di spostare quanto più materiale possibile con la speranza, attualmente risultata vana, di sottrarre al rogo altra plastica e carta.
È la seconda volta che accade in povo meno di due anni. Non è esclusa, anzi è ritenuta più che plausibile, l’origine dolosa delle fiamme.
L’Ato che serve i comuni del calatino è considerata virtuosa rispetto ad altre esperienze in Sicilia. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno già acquisito le immagini delle telecamere di video sorveglianza.
L’impianto di selezione, ancora inaccessibile, le temperature raggiunte nelle sue prossimità sfiorano i 500 gradi, vi dicono, i danno strutturali potrebbero essere davvero rilevanti. Tanto da bloccare il ciclo del recupero per molti mesi.
L’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, questo pomeriggio si è recata nella discarica della Kalat Impianti di Caltagirone, dove la notte scorsa un devastante incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca dei rifiuti dell’azienda. L’esponente del governo Musumeci, inoltre, ha incontrato i sindaci del Calatino per discutere della complessa situazione.
«Se gli accertamenti delle forze dell’ordine dovessero confermare la natura dolosa del rogo – ha detto Baglieri – ci troveremo davanti a un grave atto criminale le cui vittime sono in primis i cittadini dei comuni calatini».
«Troppi gli “imprevisti” che rallentano e incidono sulla corretta gestione dei rifiuti in Sicilia. E troppe le coincidenze. È mia ferma intenzione – ha aggiunto l’assessore – andare sino in fondo e contrastare ogni eventuale stortura del sistema. Sarà avviato un tavolo di crisi con tutti i prefetti dell’Isola per comprendere quali siano le dimensioni della problematica e individuare di concerto con le autorità competenti le soluzioni più adatte a tutelare il nostro territorio. In queste ore la Regione, attraverso l’Arpa, è al lavoro per accertare le dimensioni del danno ambientale conseguente all’incendio e valutare la possibilità di riavviare, nei tempi tecnici più brevi, quelle aree dell’impianto non direttamente interessate dal fuoco, scongiurando eventuali ulteriori criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti”.
Kalat Impianti, danni molto consistenti per il rogo di assai probabile natura dolosa divampato la notte scorsa, si stima dai 6 agli 8 milioni di euro. Costituita unità di crisi. Sopralluogo dell’assessore regionale ai Rifiuti Baglieri. Il sindaco Ioppolo: “Situazione grave, ma impegnati a evitare e/o ridurre i disservizi alle nostre comunità”L’unità di crisi è formata dai vertici di Kalat Impianti e dai sindaci del Calatino, che seguono costantemente l’evolversi della situazione.Nonostante sia compiuto ogni tentativo possibile per arginare l’emergenza, prevedibile, nei prossimi giorni, qualche ritardo anche perché stamani gli autocompattatori sono rimasti pieni, non essendo riusciti, ovviamente, a scaricare i rifiuti. “Sarà la Procura, molto sensibile alle problematiche ambientali, a fare chiarezza – sottolinea il sindaco di Caltagirone – Certo che risulta difficile pensare a un fenomeno di autocombustione in piena notte e senza focolai vicini”
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05 Luglio 2021, 10:42
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