29 Ottobre 2017, 18:03
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MASCALUCIA – Il paese ha il suo centro antiviolenza, si chiama “Orchidea” e sarà curato dall’associazione “Cuore di Donna” presieduta da Ketty Reitano. Nell’attesa che il Comune trovi una sede istituzionale, al momento il locale è stato messo a disposizione da un privato cittadino e si trova in via Gabriele D’Annunzio al civico 1. Sarà aperto al pubblico nelle giornate di sabato, dalle ore 9 alle ore 12.
Al breve momento inaugurale hanno preso parte, tra tanta gente, assieme a Ketty Reitano anche Giovanna Zizzo, mamma della piccola Laura Russo uccisa dal padre e Vera Squadrito, madre di Giordana Di Stefano uccisa dal suo ex compagno. Le due donne hanno simbolicamente tagliato il nastro della struttura. Non sono mancate le lacrime e gli abbracci, tra tanta voglia d’impegnarsi affinché non accada mai più. Per il Comune erano presenti il vicesindaco Fabio Cantarella e il presidente del consiglio comunale, Alfio D’Urso. Soddisfazione esprime la presidente di “Cuore di Donna” Ketty Reitano: “Abbiamo raggiunto questo importante traguardo – ha detto – anche grazie all’aiuto di privati; con questo Centro vogliamo dare aiuto alle donne che non hanno la forza di denunciare i loro aguzzini, le accompagneremo in caserma per la denuncia, qui non sono sole, avranno gratuitamente l’assistenza legale e psicologica”.
Le ha fatto eco Patrizia Santanna, componente del direttivo dell’Associazione sottolinea come: “Con la nostra associazione – ha dichiarato – andiamo pure negli ospedali, tutti volontari, non chiediamo nulla lo facciamo solamente con il nostro ‘cuore di donna’”. Impegnate in questa lotta contro le violenze alle donne sono anche Giovanna Zizzo e Vera Squadrito che hanno perso le loro figlie per femminicidio: «È un buon inizio per l’Associazione – hanno commentato – perché si possono aiutare tutte quelle donne che si sentono sole e non riescono a chiedere aiuto; avere una struttura come questa è molto più rassicurante un punto di riferimento dove potersi sfogare, non solo denunciare, e avere un punto di ascolto, un sostegno legale e psicologico e lottare affinché ciò che è accaduto alle nostre figlie non accada ad altri». La sede è fuori dal centro cittadino e consultare i volontari è molto più comodo e discreto per quelle donne che provano imbarazzo a farsi vedere in un Centro antiviolenza.
Per il vicesindaco Fabio Cantarella: “Questo ulteriore obiettivo premia il serio lavoro svolto dall’associazione “Cuore di donna”, prossima tappa sarà quella di stipulare dei protocolli d’intesa con le varie forze dell’ordine così da dare un riferimento territoriale alle tante donne che si rivolgono a loro per denunciare abusi e violenze. Andremo anche nelle scuole dove porteremo le testimonianze di Vera Squadrito e Giovanna Zizzo che ringrazio per la loro grande disponibilità e la forza d’animo”.
“Una sede per questa Associazione che lavora su temi difficili è un risultato eccezionale – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale, Alfio D’Urso -. Al momento il Comune non può dare una sede per motivi burocratici che a presto, però, saranno risolti. Prossimi passi saranno la divulgazione nelle scuole e la stipula di un protocollo d’intesa tra il Centro antiviolenza e le forze dell’ordine di Mascalucia e Catania per una fattiva collaborazione. Questo Centro è certo un punto in più che si aggiunge ai nostri Servizi sociali per meglio operare sul territorio, purtroppo non esiste l’identikit perfetto dell’assassino in quanto la violenza delle mura domestiche può colpire chiunque. È importante, però, sapere che esistono strutture pronte ad accogliere e magari prevenire chi è in difficoltà”.
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29 Ottobre 2017, 18:03