A Milo il premio Angelo Musco

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30 Luglio 2011, 08:39

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A Milo, nella terra che adottò il padre del teatro siciliano Angelo Musco, un’intera settimana dedicata al teatro, alla poesia e alla narrativa. Giunto alla quinta edizione il Premio Angelo Musco, cresce e quest’anno, ricco più che mai, propone cinque appuntamenti di grande teatro amatoriale che culmineranno, sabato 6 agosto, con la serata di gala, presentata da Salvo La Rosa, in cui verranno consegnati ben 11 premi. Quello alla carriera verrà assegnato all’attore Marcello Perracchio, una lunga carriera come attore di teatro al fianco di Turi Ferro per lo Stabile di Catania, oggi interprete del fortunato personaggio il dottor Pasquano della serie del commissario Montalbano.

La suggestiva cornice del teatro comunale all’aperto, ospiterà la manifestazione, chicca della rassegna ArteCulturaEventidel comune di Milo, organizzato in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania e con la sezione siciliana della Federazione italiana teatro amatoriale (Fita), in scena a partire da lunedì 1 agosto. “Ricordiamo Angelo Musco, non solo per la sua presenza storica, documentata a Milo, ma perché con Giovanni Grasso è il protagonista di quella stagione mitica da cui deriva la nostra eredità de teatro siciliano e amatoriale”, ha dichiarato la professoressa Sarah Zappulla Muscarà, oggi nella conferenza stampa. “Presentiamo oggi la quinta edizione di un premio giovane ma che si è affermato molto vistosamente anche grazie alla qualità che esprime” ha aggiunto Mario Tropea responsabile della sezione letteraria.“siamo riusciti –ha detto il sindaco di Milo Giuseppe Messina– a raggiungere in cinque anni l’obiettivo di portare il premio a livello regionale”, “Grazie a quanti – ha aggiunto l’assessore Francesco Sampognaro– supportano con passione senza ricevere neanche un gettone di presenza”. “In un momento di crisi finanziaria degli enti locali – ha commentato il presidente della giuria teatrale Enzo Zappulla – Milo riesce ad aumentare il suo livello di anno in anno”. “Un grazie A Milo — ha sottolineato Santi Consoli, Fita Sicilia–per aver creduto in noi ancora prima che lo facesse l’Anci, con cui proprio quest’anno abbiamo siglato un protocollo d‘intesa”.“Tante compagnie meritavano di partecipare alle finali – ha ammesso il direttore artistico, Mimì Scalia – In ultimo abbiamo scelto quelle che non avevano mai partecipato”. La giuria teatrale (compoenti Vincenzo Zappulla, Sarah Zappulla Muscarà, Agatino Zumbo, Carmelo Ingegnosi, Bruno Torrisi) ha selezionato le quattro compagnie finaliste su un parterre di 39 candidati. La Compagnia delle Ortiche, Ragusa, con “U muortu è vivu”, l’Ascetur 2000, Messina, “Ricette d’amore”; Il Carrozzone, Palermo, “A famigghia difittusa”; Accademia dei Guitti, Caltanissetta, “Finché suocera non ci separi”. La quinta compagnia, scelta “per l’impegno produttivo del testo, impianto scenico e costumi” è la compagnia teatrale “A Mappina” di Tremestieri Etneo con la performance “U Contra” di Nino Martoglio.

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Per quanto riguarda la sezione letteraria, la giuria (componenti Mario Tropea, Andrea Manganaro, Sergio Cristaldi, Gisella Padovani e Francesco Sampognaro) sceglierà tra una sessantina di concorrenti provenienti da tutta Italia.“Il fatto che si continui a scrivere poesia, narrativa e fare teatro – ha detto Sergio Cristaldi – significa che l’uomo non è stanco del mondo e continua cercar le parole per descriverlo e raccontarlo e rappresentarlo”

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30 Luglio 2011, 08:39

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