11 Luglio 2008, 16:05
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Resteranno esposte fino al prossimo 15 ottobre, alcune delle opere di J. Seward Johnson Jr., uno tra i più famosi scultori contemporanei degli Stati Uniti. La vetrina è il lungomare di Mondello, da piazza Valdesi a piazza Mondello (paese). La mostra en plein air approda a Palermo dopo avere fatto tappa, fra l’altro, a Montecarlo, Hannover, Gstaad, Berlino, Venezia, Roma, Torino, Milano, Ischia e in costa Smeralda.
Si tratta di un avvenimento culturale di grande rilevanza, organizzato dalla Galleria Cà d’Oro di Roma, che rappresenta l’artista americano e che ha avuto l’idea di esporre nel capoluogo siciliano quindici sculture in bronzo a grandezza naturale, tra cui la tristemente nota scultura “Double Check”, che è la copia di quella della collezione del World Trade Center, posizionata in Liberty Plaza, divenuta il simbolo della tragedia dell’attacco alle Torri gemelle nel settembre 2001.
J. Seward Johnson Jr. è lo scultore contemporaneo americano assolutamente più visto e più amato, l’ammirazione dimostrata da innumerevoli persone di tutte le età che mai hanno imparato il suo nome poiché sono stati, comunque per un momento, colpiti e attratti dai suoi lavori che si caratterizzano per il fatto di essere realizzati a dimensione naturale.
Johnson ha fatto scendere a terra la scultura pubblica, giù dal piedistallo dove era collocata nel passato, fuori dall’oscurità per entrare in contatto con il presente, incontrando e catturando le attenzioni dei suoi concittadini.
La pubblica panchina è l’oggetto preferito da Johnson nelle sue sculture: è un luogo sociale, in contrasto alla sedia, al troncone di un albero, tutte cose riconducibili al sedere solitari. Il lavoro di uno scultore è intenso e rivolto alle relazioni umane che sono più facili da capire in compagnia piuttosto che in solitudine.
Le signore sulla panchina in “Crossing Paths” sono chiaramente vecchie amiche da poco incontratesi. I loro visi, le figure, i capelli e i vestiti le connotano per generazione e backround: mezza età, classe media, urbana americana, mogli di dottori, avvocati, capi d’azienda.
plasma le sue figure riproducendo con una straordinaria scrupolosità le stoffe dei loro abiti e il drappeggio sui loro corpi plastici. In ogni abito e corpo, l’attento osservatore nota una ricercatezza del dettaglio mai vista in nessuna altra scultura. Per alcuni anni Johnson ha presieduto direttamente la sua fonderia dove ha creato e seguito personalmente i processi di fusione dei suoi lavori. L’atelier di Johnson, che ha sede a Merceville, nel New Jersey, esegue lavori per altri scultori, e cosa più importante per l’artista, gli consente una totale supervisione delle proprie opere, pratica sconosciuta nell’arte per secoli.
Soltanto rispetto al processo di doratura, Johnson ha creato un vocabolario di colori per le statue in bronzo, estremamente semplice, mai esistito prima. Prendendo in considerazione il numero di studiosi che passano per il suo atelier, Johnson sta preparando il terreno per un revival della fusione classica in bronzo nel nuovo millennio.
Le opere esposte a Mondello sono: Side walk concert (violinista, 1992, kg. 195); Sharing the headlines (coppia che legge il giornale 1992, kg. 380); Waiting (uomo che legge il giornale, 1989, kg. 270); Frequent flyers (uomini d’affari che parlano, 1987, kg. 448); Crossino Path (signore sedute sulla panchina, 1989; kg. 495); Who is charge (uomo con bambino in spalla, 1993, kg. 287); Double check (uomo su panchina con valigetta, 1989, kg. 215); Olympia (1196, kg. 273), Shaping up (donna che fa footing, 1987, kg. 195); Los mariachis (messicani, 1994, kg. 540); Who ha stima for lunch (uomo in costume da bagno, 1993, kg. 215); The gardener (il giardiniere, 1988, kg. 195); Yuck go fetch (uomo con il cane, 1990, kg. 195); Chance meeting (due donne sedute su panchina, 1988, kg. 380).
Seward Johnson è stato l’unico scultore scelto a rappresentare gli Stati Uniti all’Expo (Esposizione Internazionale) a Siviglia in Spagna. Le sue figure replicanti, durante questa esposizione, vennero collocate nel Pavilion U.S. e nella residenza del consolato. L’artista è stato selezionato dalla United States Information Agency, a questo importante titolo.
“Questa mostra – afferma il vicesindaco Mario Milone – costituisce una grande opportunità di arricchimento per tutto il tessuto sociale e culturale palermitano. L’Amministrazione comunale ha accolto con grande favore la richiesta della galleria Cà d’Oro, che ci offre anche la possibilità di valorizzare e rendere più attraente la borgata marinara di Mondello”.
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11 Luglio 2008, 16:05