A Palermo c’è ‘ciaffico’ | Uno studio spiega perché

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01 Aprile 2017, 17:09

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PALERMO – Palermo ha oltre il 50 per cento di utenti che si spostano in auto. L’indice di motorizzazione è di 56,59 auto ogni 100 abitanti, tra i più alti d’Italia, ma il 40 per cento si dice pronto a passare ad un sistema intermodale (servizi ferroviari e gommati) se viene assicurato un buon servizio in termini soprattutto di frequenza dei collegamenti e velocità di percorrenza. I dati sono stati presentati oggi durante il seminario “Mobilità sostenibile nella città metropolitana” organizzato dal Rotary Club area Panormus in collaborazione con La scuola Politecnica dell’università e con gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri.

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Si tratta di un secondo momento di confronto tra tecnici ed esperti del settore dopo quello organizzato lunedì scorso dagli Ordini professionali sulla mobilità sostenibile in città. “Oggi invece – dice il presidente della Scuola Politecnica Maurizio Carta – abbiamo voluto allargare l’osservazione a tutta la città metropolitana”. “Un’iniziativa che dimostra quanto sempre più diffusa e condivisa sia la sensibilità per una mobilità dolce e sostenibile – ha detto il sindaco Leoluca Orlando salutando i lavori in mattinata – Il Mondo accademico e della ricerca sono indispensabili per fare scelte tecnicamente sostenibili ed efficaci, il mondo della società civile, indispensabile perché quelle scelte siano culturalmente accettate e praticate”. I dati sui flussi di ingresso e circolazione in città presentati da Marco Migliore del Dipartimento di Ingegneria civile mostrano situazioni di grande congestionamento soprattutto lungo gli assi di ingresso alla città dai centri limitrofi e dalle periferie al centro insieme alla fotografia degli utenti (per lo più studenti e lavoratori). (ANSA).

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01 Aprile 2017, 17:09

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