Ecco il primo town meeting | Piace l’isola di via Maqueda

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16 Novembre 2013, 18:19

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PALERMO – Isole pedonali dotate di segnaletica storica e toponomastica, arredi e verde, piste ciclabili, dissuasori e bagni pubblici e sulle quali si possa riflettere in termini di flessibilità di orari e periodi. Tra le pedonalizzazioni prossime venture è quella di via Maqueda a riscuotere i maggiori consensi (ma non dispiacciono corso Vittorio Emanuele e via Ruggero Settimo), mentre Mondello stravince tra le borgate marinare in cui si limiterebbe più volentieri l’accesso ai veicoli. Ma anche percorsi chiusi che colleghino i quartieri fra loro. Ecco la Palermo che verrà così come la immaginano i cento cittadini palermitani che oggi hanno presenziato al primo electronic town meeting ai Cantieri Culturali alla Zisa.

I town meeting sono forum di discussione su temi di interesse pubblico (in questo caso le pedonalizzazioni, ma se ne terranno altri cinque) che si svolgono fra cittadini portatori d’interesse sul tema: commercianti, famiglie con bambini, comitati come “Via Maqueda pedonale” o “Rinascita della Costa”, associazioni come “Mobilita Palermo” o “Palermo Indignata”. Grazie a due particolari software e ad un telecomando, i partecipanti, un campione selezionato attraverso centinaia di interviste, hanno potuto votare e successivamente sintetizzare il proprio parere in una relazione conclusiva che verrà sottoposta all’amministrazione. Alcuni componenti dell’esecutivo hanno seguito da vicino le diverse fasi di discussione e votazione: Agata Bazzi, Giusto Catania, Tullio Giuffrè, Giuseppe Barbera.

Il dibattito, al quale sono intervenuti giovani e meno giovani dai 26 ai 55 anni in massima parte residenti nel centro storico, si è svolto in un clima di dialogo e partecipazione ed è ruotato attorno a tre macro-temi: a che serve pedonalizzare, a chi serve e quali tappe debba seguire un percorso che porti alla pedonalizzazione. La Bazzi ha introdotto l’argomento del giorno ricostruendo l’operato dell’amministrazione dal primo esperimento di micropedonalizazione nel centro storico fino all’approvazione del Piano Urbano Traffico, mentre Barbera ha annunciato lo sviluppo del progetto di car pooling e ribadito la volontà di chiudere una prima area all’interno del parco della Favorita.

I cittadini presenti hanno prospettato la possibilità di forme flessibili di pedonalizzazione così da andare incontro a esigenze, stagioni, eventi e orari. Questo, almeno finchè Palermo non si sarà dotata di tutte le infrastrutture per il trasporto pubblico (parcheggi, tram, autobus frequenti e puntuali, e così via) che consentano di lasciare l’auto lontano dalle zone chiuse al traffico o addirittura a casa. Non è mancato qualche appunto nei confronti dell’amministrazione comunale, perchè installi panchine e arredi ben più strutturati rispetto a quelli provvisori finora visti in casi come piazza San Domenico o piazza Bologni; perchè venga realizzata una segnaletica più chiara e i divieti siano rispettati; perchè siano presenti dissuasori e confini stradali netti tra le isole e le aree trafficate; perchè siano rispettate le esigenze di residenti e commercianti e per questi ultimi, in particolare, ci sia un regolamento chiaro e preciso sul carico e lo scarico delle merci; perchè, infine, le isole pedonali siano sorvegliate, fosse anche da comitati di cittadini attivi. L’assessore Giuffrè si è detto “soddisfatto di aver scommesso su un metodo innovativo ed efficace. I risultati di questo etm saranno indirizzi utili o conferme alle linee programmatiche che l’amministrazione ha in corso”. Prossimo appuntamento il 14 dicembre per l’etm sulla riqualificazione della costa. Lunedì alle 10, invece, Giuffrè e la Bazzi incontreranno i commercianti di via Maqueda per portare avanti il discorso sulla pedonalizzazione.

 

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16 Novembre 2013, 18:19

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