04 Aprile 2012, 15:27
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Sciacca, orfana prematuramente del sindaco Vito Bono dimessosi il tre febbraio scorso, si prepara alla competizione elettorale con cinque candidati a sindaco e un esercito di aspiranti consiglieri comunali. In campo per la corsa verso palazzo di città vi sono il penalista Fabrizio Di Paola, candidato del Pdl e alleato dell’Udc provinciale di Lillo Firetto, insieme a Cantiere popolare di Antonello Antinoro, più il supporto di quattro liste civiche. Candidato battezzato direttamente con il beneplacito del segretario nazionale agrigentino Angelino Alfano, amico di vecchia data dello stesso Di Paola.
Il centrosinistra anche nella cittadina termale non fa eccezioni e si presenta diviso all’elettorato con tre diversi candidati: da un lato, Sinistra ecologia e libertà di Nichi Vendola che ha individuato come guida l’imprenditore Enzo Guirreri e che ribadisce di avere dalla sua parte l’unico vero candidato di sinistra. Mentre Italia dei Valori, ha optato per un già sindaco democristiano degli anni ’80, Pippo Turco recentemente approdato nel partito di Tonino Di Pietro tramite l’attrazione dell’onorevole Ignazio Messina, anche lui con un passato da ex primo cittadino per ben due volte nel borgo marinaro ai tempi della “primavera palermitana” di Leoluca Orlando.
Una inedita versione del Terzo Polo senza l’Udc , ma estesa al Pd, stessa compagine che sorreggeva il precedente amministratore, cerca ora di far dimenticare il passato con il farmacista Gioacchino Marsala, esponente di Futuro e Libertà. Marsala conta dell’appoggio anche dell’ex senatore Nuccio Cusumano, protagonista di un memorabile alterco con il collega Nino Strano durante la caduta del governo Prodi nel 2008 e che dopo l’espulsione dall’Udeur di Mastella e un breve e fugace passaggio nel Pd, ha rifondato in provincia una consistente colonia di moderati dell’Api di Rutelli.
L’unica donna in corsa si chiama Emma Giannì, insegnante precaria del “Movimento 5 Stelle” di Beppe Grillo. La Giannì si presenta come l’outsider della disputa saccense e conta di attirare il voto di rottura da parte dell’elettorato scontento dai soliti partiti d’ordinanza.
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04 Aprile 2012, 15:27