A settembre fioriscono i consulenti | E l'Arpa "assume" 51 nuovi esperti - Live Sicilia

A settembre fioriscono i consulenti | E l’Arpa “assume” 51 nuovi esperti

Gli assessori chiamano nuovi collaboratori. Agenzia per l'ambiente: sotto contratto altri esterni. La nota.

PALERMO – A settembre rifioriscono i consulenti. Gli esterni pagati dai siciliani nonostante il gran numero di dipendenti regionali disseminati negli uffici degli assessorati. Con l’arrivo di settembre, ecco fiorire quasi su ogni ramo dell’amministrazione, nuovi incarichi, nuove nomine, nuovi irrinunciabili esperti.

Non ha rinunciato al consulente settembrino, ad esempio, l’assessore alle Attività produttive e vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello. Il primo del mese, infatti, ecco la pubblicazione dell’incarico a Maria Rita Zampino. Per fare cosa? È un mistero. Visto che l’assessore, nello spazio riferito alla “ragione” dell’incarico, si è limitato ad annotare: “Consulente esterno”. E questo era chiaro. Avvocato, Zampino è stata negli ultimi anni commissario straordinario o liquidatore di una serie di cooperative, sempre su mandato dell’assessorato alle Attività produttive. Nel suo curriculum anche il ruolo di vice pretore onorario al tribunale di Mistretta. Per la sua misteriosa consulenza riceverà 6.200 euro lordi per tre mesi di lavoro.

Con l’ingresso di settembre, ecco che anche l’assessore alla Famiglia Gianluca Micciché ha deciso di rinnovare il proprio parco consulenti con tre arrivi. Solo uno, quello di Daniela Turco, è a titolo gratuito. Costeranno oltre 4 mila euro lordi ciascuno per due mesi di lavoro, invece, gli incarichi a Gianluigi Mangione e Anna Maria Di Vanni. Il primo dovrà assicurare una “consulenza giuridica per la definizione delle problematiche inerenti le materie di attività istituzionali di competenza dell’Assessorato nonché per la revisione biennale dei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi”, la seconda, ex dirigente di Italia Lavoro Sicilia, dovrà occuparsi dei “servizi per il lavoro a sostegno degli Uffici preposti al ramo, nonché per le attività inerenti le politiche comunitarie, nell’ambito del mercato del lavoro”. Mangione non è nuovo a questo tipo di lavoro. Fu infatti consulente già nei governi Cuffaro e Lombardo: prima come esperto giuridico dell’allora assessore al Turismo Dore Misuraca, quindi dell’assessorato alla presidenza dove in quell’anno si alternarono Gaetano Amao e Giovanni Ilarda, dimessosi, quest’ultimo, dopo il “caso” della figlia assunta nell’ufficio di staff del collega Antonello Antinoro.

Primo settembre ed ecco un nuovo consulente anche per l’assessore alla Funzione pubblica e alle autonomie locali Luisa Lantieri. Elisa Mastrantonio, in passato consulente o dipendente a progetto del Parco dei Nebrodi, dovrà occuparsi delle “funzioni attribuite agli enti di area vasta”. Riceverà un compenso di 8.200 euro lordi per quattro mesi di lavoro.

Ha atteso qualche giorno in più, in questo settembre di consulenze, l’assessore Giovanni Pistorio per conferire ad Alessandro Rizzo l’incarico di esperto delle “problematiche attinenti le materie giuridiche di competenza dell’assessorato”. Il suo apporto costerà alla Regione 8.400 euro lordi per quattro mesi di lavoro. Avvocato agrigentino, Rizzo sta seguendo Pistorio nelle varie avventure di questa legislatura: dagli uffici di staff alle Autonomie locali fino, appunto, alle Infrastrutture.

Sono solo, questi, i consulenti di settembre. Che si aggiungono agli altri già in servizio al fianco degli assessori. Esterni sempre fondamentali, a quanto pare, nonostante un numero di dipendenti “di ruolo” stigmatizzato ogni anno dalla Corte dei conti in occasione del proprio giudizio di parifica.

Ma i regionali non bastano mai. E così anche l’Arpa è andata a caccia di esterni. Lo ha fatto attraverso un bando pubblico per conferire 51 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, “per l’aggiornamento del quadro conoscitivo dello stato di qualità delle acque interne e delle acque marino costiere”. In particolare l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che fa capo all’assessorato al Territorio, ha selezionato 18 esperti nella biologia delle acque interne (contratto da un anno e mezzo), 17 periti chimici esperti nella determinazione di nutrienti e contaminati chimici (contratto da 16 mesi), 13 esperti nealla detereminazione dei contaminanti chimici secondo le procedure espressamente previste dalla norma (contratto di 14 mesi), 2 esperti in idrogeologia applicata (14 mesi di contratto) e un esperto in geodatabase (14 mesi). Tutti contratti “eventualmente” prorogabili che oscillano tra i 20 e i 22 mila euro lordi annui per ciascuno. Le selezioni sono state effettuate e sono già state rese note gli elenche degli esclusi e degli ammessi. I nuovi esperti di Sicilia, che si aggiungono ai circa 18 mila dipendenti della Regione. Tra questi ultimi, spiega l’Arpa, non ce n’era uno che potesse svogere quei compiti.

La nota dell’Arpa

La procedure di evidenza pubblica con la quale si è dato seguito all’avviso di selezione, per titoli e colloquio, per i conferimento di 51 incarichi di co.co.co. deriva dalla convenzione stipulata da ARPA Sicilia con il Dipartimento Regionale delle Acque e dei Rifiuti, per lo svolgimento di quanto contenuto nel Programma Operativo delle Acque. Gli interventi di cui alla citata convenzione, che è stata anche trasmessa alla Corte dei Conti, sono previsti dal piano di azione e coesione (PAC) Piano di salvaguardia delle acque interne, di cui al programma operativo regionale FESR 2007-2013. Giova quindi precisare che la relativa copertura finanziaria non graverà sul bilancio di Arpa Sicilia, ma sui fondi europei previsti nella convenzione e gestiti dal DRAR. Per altro si tratta di un procedimento necessario ed urgente, utile a far uscire la Sicilia da una procedura di infrazione già in corso sul c.d. “piano acque”, giunta alla fase di condizionalità.

I profili ricercati, com’è facile dedurre dai documenti pubblicati nel nostro portale, sono di alto profilo tecnico scientifico ed, esperita infruttuosamente la richiesta di reperibilità delle risorse umane interne, si è proceduto all’indizione di un concorso pubblico, grazie al quale 51 professionisti, la maggior parte dei quali giovani, avranno modo di lavorare e mettere a frutto le particolari competenze acquisite nell’ambito di un importante programma europeo. Il che, francamente, non ci pare uno spreco.


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