“Abbiamo rispettato |la legge sulla privacy”

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24 Settembre 2014, 13:49

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CATANIA – Si è fatto un gran clamore riguardo alla presunta mancata trasparenza “denunciata” da un ex consigliere comunale della Lista Musumeci, Manfredi Zammataro, che, in quanto segretario regionale per i rapporti istituzionali dell’Associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino, ha accusato il Comune di Catania di non aver reso noto, nei termini previsti dalla legge, che 75 dipendenti comunali aveva ricevuto una somma di 116 mila euro lordi come incentivo. Ossia una media di 12 euro netti al giorno per dipendente per tre ore di straordinario.

Zammataro chiese dunque di ricorrere al vicesegretario Francesco Gullotta, titolare del potere sostitutivo previsto dalla legge, perché il provvedimento venisse tempestivamente pubblicato. In realtà però, poiché la legge non prevede alcun termine perentorio per la pubblicazione, non ci fu bisogno di esercitare alcun potere sostitutivo perché il provvedimento fu inserito, martedì 9 settembre, sul sito istituzionale del Comune di Catania.

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Contrariamente a quanto chiesto da Zammataro, che ne avrebbe preteso la pubblicazione, nel provvedimento non sono stati inseriti i nomi dei 75 dipendenti. E questo, semplicemente, perché la legge sulla privacy non lo consente. È anzi espressamente sottolineato come i dati riguardanti questo tipo di provvedimento vadano pubblicati aggregati e non disaggregati, garantendo la privacy dei singoli lavoratori.

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24 Settembre 2014, 13:49

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