28 Dicembre 2015, 19:34
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PALERMO – “L’unica cosa buona è avere affidato la gestione del Tram all’Amat con un contratto di servizio valido sino al 2045 che garantirà il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori. Per il resto confermiamo la nostra ferma contrarietà, siamo stati l’unica forza politica ad opporsi d una scelta che si rivelerà soltanto una tassa occulta”. Lo dice in una nota il capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi Rosario Filoramo. “Se saranno rispettate le previsioni della Giunta, 250.000 autoveicoli si doteranno di pass auto, si incasseranno 30 milioni di euro, i palermitani saranno un po’ più poveri ma non registreremo nessun miglioramento sulla qualità dell’aria e sul funzionamento dei mezzi pubblici. Se invece i palermitani che faranno il pass saranno in numero inferiore al previsto, allora sarà un gravissimo problema per le finanze di Amat. Questa criticità, insieme a una serie di contraddizioni della delibera, penso al pass gratuito ai residenti dell’area Ztl per parcheggiare in centro, ma la gestione non è di Amat ma di Apcoa, e, sempre per i medesimi residenti lo stupido abbonamento gratuito alle linee Amat che esclude la linea 101, l’unico servizio realmente accessibile, all’indifferente trattamento al variare della cilindrata dell’auto e dell’uso limitato o esagerato che se ne fa, ci hanno convinti a votare no. Abbiamo avanzato le nostre proposte, riteniamo che presto bisognerà tornare a parlare di come rilanciare il trasporto pubblico in città. Servono mezzi nuovi e garanzie sulla loro reale disponibilità e l’adozione di tutti quei provvedimenti alla viabilità, tra queste le corsie preferenziali che assicurino la priorità di marcia ai bus. Tanto più necessario assicurare senza soluzione di continuità e medesima frequenza, con l’utilizzo del gommato, il collegamento tra le stazioni tram di Notarbartolo e della stazione centrale. Ecco quale scelta proponiamo alla città. Una campagna di abbonamenti agevolati al costo di dieci euro mensili. Una proposta che ci consentirebbe di raggiungere incassi per venti milioni di euro tra abbonamenti e biglietti, avvicinandoci al rapporto 1/3 paganti e 2/3 contributi pubblici, valido in tutto il mondo occidentale. Inoltre legheremmo gli introiti di Amat all’efficienza del proprio servizio. I cittadini pagherebbero l’abbonamento solo se il servizio divenisse apprezzabile. Obiettivi: centomila abbonati il primo anno, duecentomila a regime in tre anni. Siamo certi che i palermitani capirebbero tale scelta e l’apprezzerebbero. Se si deve pagare lo si faccia per una mobilità davvero sostenibile, insensato far pagare una piccola “tassa occulta “a tutti, ma per continuare ad inquinare”.
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28 Dicembre 2015, 19:34