07 Agosto 2015, 16:20
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PALERMO – “Un ente con un avanzo di amministrazione così grande, gode di buona salute”. Luciano Abbonato, assessore al Bilancio del comune di Palermo, è soddisfatto dei numeri del consuntivo 2014. Un rendiconto approvato ieri sera da Sala delle Lapidi e che spiana la strada al previsionale che però avrà bisogno prima di un ulteriore passaggio dei Revisori e della giunta.
“Utilizzeremo l’avanzo per alcuni investimenti ma anche per il passaggio alla nuova contabilità – spiega l’assessore, in riferimento all’obbligo di un bilancio armonizzato – saremo costretti a realizzare degli accantonamenti e dei fondi rischi già dal bilancio 2015, ovvero crediti di dubbia esigibilità e contenzioso. La Tari però è stata ridotta del 7% e l’anno prossimo avremo un’ulteriore riduzione, abbiamo inoltre ridotto la Tosap per i lavori di ristrutturazione per 300mila euro”.
L’amministrazione punta soprattutto sui bilanci delle aziende che, numeri alla mano, sono tornati in attivo: Amap ha un utile di 1,4 milioni, Amat di 76mila euro, Amg di 137mila euro, Sispi di 1,3 milioni, Palermo Ambiente di 196mila euro, Rap di 202mila euro, la Gesap registra utili per 2 milioni. Quasi tutte l’anno scorso erano in perdita. Calano anche gli indebitamenti: da 98 milioni a 72 per Amap, da 65 a 37 per Amat, da 3,5 a 3,2 per Sispi. In controtendenza Rap (da 19 a 37) e Amg (da 30 a 31). In discesa anche i disallineamenti.
“Tantillo ci critica? – continua Abbonato – è il coordinatore dei consigli comunali all’Anci e sa qual è la situazione degli enti locali siciliani, non può non sapere che questo è il miglior consuntivo nella nostra Regione. Non c’è dubbio, a condizioni date, ed è un miracolo che non durerà per sempre. Proprio oggi abbiamo incontrato Baccei e abbiamo appreso che, senza deroga al Patto di Stabilità, la Regione non potrà dare i 400 milioni agli enti locali prima dell’anno prossimo”.
PD Ma il Pd va all’attacco a testa bassa. “A Palermo, nel 2014, ciascun cittadino ha versato in media nelle casse del Comune 718,58 euro (circa 310 euro in più rispetto al 2010); è aumentato l’indebitamento pro capite passando da 395 euro del 2012 a 452 euro. Non solo. E’ diminuita, invece, la spesa per investimenti scesa a 94 euro procapite rispetto ai 182 euro del 2012. Analizzando i dati – dice il capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi, Rosario Filoramo- emerge che i cittadini palermitani sono un po’ più indebitati del passato, ma tale indebitamento non si è tradotto in un incremento del patrimonio e dei servizi pubblici erogati dal Comune, ma a pagare i debiti delle aziende partecipate. In pratica sui cittadini e’ ricaduto per intero il peso della mala gestione delle aziende municipalizzate. Dopo tre anni di amministrazione Orlando, in pratica, i palermitani e la città sono più poveri. Lo certificano persino i revisori dei conti che, nel parere allegato al rendiconto, affermano a chiare lettere che l’amministrazione non ha intrapreso le iniziative necessarie a correggere una gestione deficitaria in termini di disponibilità e corretta allocazione delle risorse, di riorganizzazione di tutta la macchina amministrativa, e registrano altrettanto deficitaria la qualità dei servizi minimi resi in rapporto alle risorse impiegate. Per queste ragioni abbiamo voto no. Il Pd oggi e’ l’unica forza politica di opposizione”.
Per il segretario provinciale del Pd di Palermo Carmelo Miceli, “non solo il rendiconto ‘certifica l’incapacità gestionale dell’amministrazione Orlando, ma registra l’incapacità assoluta di mettere in campo politiche reali di lotta all’evasione fiscale. L’aula di ieri ha confermato un dato ormai assodato: la maggioranza orlandiana è il risultato di un inciucio stabile tra gli “yes men” del sindaco e i consiglieri di Forza Italia e quelli di Idv che consentono al Mov 139 di tenere l’aula con la loro presenza e garantiscono la validità di ogni seduta salvo poi a mezzo stampa criticare l’amministrazione. Se Forza Italia e Italia dei Valori vorranno provare a smentirci, lo facciano pure: propongano una mozione di sfiducia al sindaco. Il Pd sarà pronto a sostenerla votando a favore”.
TANTILLO “La fantasiosa ricostruzione della seduta fatta da Miceli evidenzia che lo stesso non era presente in Aula. Si sarebbe accorto che il Pd ha contribuito con la presenza dei propri consiglieri all’apertura della seduta. Solo gli interventi dell’opposizione di centrodestra, di altissimo livello, hanno messo in difficoltà l’amministrazione. Ricordo a chi ci critica che è compito dei consiglieri eletti lavorare in consiglio, mi scuso se negli ultimi 10 anni sono sempre stato presente. Le battaglie si conducono in Aula con proposte nell’interesse della città. Miceli sfida Fi? Bene, presenti la mozione di sfiducia e la voteremo. Siamo pronti a cambiare la strategia di mantenimento del numero legale, a condizione di togliere il gettone. I proclami non servono, attendiamo fatti. Poi le polemiche”. Lo dice Giulio Tantillo di Fi.
IDV “Italia dei Valori ha votato contro il consuntivo come tutti i partiti di opposizione e criticato la mancanza di servizi nella nostra città – dicono Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti – non comprendiamo la critica del Pd che, dopo 3 anni di mutismo, si sveglia e pensa di dare direttive a tutti. Ricordiamo che Idv è il partito che ha eletto 30 consiglieri e contribuito alla elezione del Sindaco Orlando. Da quando il Sindaco ha deciso di lasciare Idv insieme a 28 consiglieri, 3 dei quali oggi sono proprio al PD, abbiamo sempre sostenuto il programma del sindaco che abbiamo sottoscritto in campagna elettorale e criticato e non sostenuto tutto quello che era fuori dal programma, ma sopratutto non rispondente ai bisogni dei cittadini. Abbiamo lottato contro ogni aumento delle tasse e votato ogni riduzione, mentre il Pd sull’abbassamento della Tari si è astenuto. Ci stranizza che oggi il Pd faccia queste dichiarazioni, frutto probabilmente delle alte temperature di questi giorni che danno alla testa. Da tempo cerchiamo di fare fronte comune con il Pd e con le altre forze di centrosinistra, compreso il Mov 139, nell’intento di aiutare il Sindaco a migliorare la sua azione politico-amministrativa per il bene della città, ma abbiamo sempre trovato un comportamento arrogante e presuntuoso che oggi è sfociato in queste dichiarazioni che riteniamo fuori luogo. Annunciamo che ad una presentazione di mozione di sfiducia noi diremo no, perché riteniamo che ancora oggi, pur con tutte le negatività che abbiamo sempre denunciato, il Sindaco Orlando meriti fiducia e confidiamo in un cambio di passo nei prossimi mesi. Certo, ci saremmo aspettati dal Pd la stessa prontezza sulla mozione di sfiducia a Crocetta”.
FIGUCCIA “Da due anni la Rap ha sostanzialmente sostituito l’Amia – afferma Angelo Figuccia, Consigliere Comunale di Forza Italia – ma come nelle migliori tradizioni di questa terra è cambiato tutto per non cambiare niente. Stessi dirigenti, stessi dipendenti, stessi macchinari e stesse consuetudini, solo i costi e le tasse sono cambiati. Entrambi infatti sono più alti. Proprio oggi ho presentato un’interrogazione, rispetto alla quale io e i tanti cittadini che desiderano avere un servizio di raccolta dei rifiuti efficiente, chiediamo al nostro Sindaco precise risposte. Dagli atti del Comune sembrerebbe che la Rap nel 2013 abbia registrato in soli cinque mesi oltre 10 milioni di perdite di esercizio, poi sanate direttamente dal Comune. Sempre dagli atti, risulta che per pagare questi 10 milioni alla Rap, l’amministrazione comunale abbia chiesto una anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e prestiti. Tali somme andranno restituite nei prossimi trenta anni, naturalmente sempre a spese dei contribuenti. Sembrerebbe inoltre – prosegue Figuccia – che l’importo in questione sia stato richiesto per maggiori costi sostenuti nell’esercizio 2013 derivanti dalla comparazione tra i valori previsionali riportati nel Pef 2013, elaborato da Amia per la fissazione della tariffa Tares 2013 ed approvato nel 2013 e quelli a consuntivo rapportati al periodo di gestione Rap. Emergono a questo punto una serie di interrogativi. In primis ritengo sia necessario fare chiarezza sulla procedura per la richiesta della anticipazione di liquidità ed in seconda istanza chiedo al nostro Sindaco se ritiene che la motivazione della liquidazione delle somme pagate a Rap abbia generato analogo credito dell’Amia, visto che per i primi sette mesi del 2013 il servizio è stato reso da Amia e che il Pef è stato redatto proprio dalla stessa società. Sono certo – conclude Figuccia – che il Sindaco saprà chiarire tutti i dubbi e le perplessità, fornendo risposte concrete alla mia interrogazione”.
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07 Agosto 2015, 16:20