19 Luglio 2024, 09:30
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PALERMO – Avrebbe abusato di due ragazzine, di cui una è sua nipote. Un imprenditore è stato condannato a 10 anni di carcere dal tribunale di Termini Imerese, presieduto da Alessandra Marino.
La vicenda è avvenuta in un paese sulle Madonie, in provincia di Palermo. Non si possono fare riferimenti per evitare la possibile identificazione delle vittime.
L’imputato è un personaggio molto noto e facoltoso, anche per i suoi impegni extra imprenditoriali. A 14 anni la nipote ha iniziato a manifestare un forte malessere psicologico. Faceva di tutto pur di non incontrare lo zio.
Strano visto che per anni era stato un punto di riferimento per l’intero nucleo familiare. Si rifiutava persino di rivolgergli la parola. Alla fine si è decisa a rivelare tutto, raccontando di avere subito abusi sessuali dallo zio sin da quando aveva undici anni.
Un incubo con rapporti sessuali ripetuti. La ragazzina sarebbe diventata l’oggetto con cui l’uomo di mezza età sfogava i suoi istinti sessuali.
Un riscontro alle sue accuse è arrivato dalla seconda presunta vittima. A chiamarla in causa è stata la nipote. Gli investigatori l’hanno convocata e ha confermato che un giorno si trovava in macchina con zio e nipote. Durante il tragitto le aveva provocate chiedendo che si baciassero. Poi è stato lui a baciarle. Risultando credibile il racconto della seconda ragazzina, credibile è diventato il quadro agghiacciante rivelato dalla nipote.
Le due vittime erano costituite parte civile con l’assistenza degli avvocati Salvatore Ferrante e Ones Benintende.
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19 Luglio 2024, 09:30