05 Maggio 2012, 15:38
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La andava a prendere a scuola e la aiutava a fare i compiti di pomeriggio, ma dietro quella apparente figura da adulto premuroso e disponibile si nascondeva l’ennesimo “orco”. E’ una storia squallida di abusi sessuali che avvenivano tra le mura domestiche quella che vede protagonista una ragazzina palermitana di 12 anni e il convivente della propria madre, finito in manette dopo essersi rifugiato nella sua regione d’origine, l’Abruzzo.
Il 65enne è stato arrestato dalla squadra mobile palermitana e di Chieti, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della piccola vittima: a raccontare tutto alla polizia è stata la baby sitter, informata dei fatti da una domestica che lavorava a casa della famiglia. Famiglia composta da due conviventi e dai rispettivi due figli, avuti da precedenti matrimoni. Ma la mamma della ragazzina era del tutto ignara di quello che per tre anni è successo sotto lo stesso tetto in cui viveva. Gli abusi avvenivano – come hanno accertato gli investigatori – sia nella stanza della piccola, sia in luoghi appartati dove l’uomo la portava dopo essere andato a prenderla a scuola.
A scoprire tutto è stata una domestica: l’uomo un giorno ha infatti dimenticato di chiudere a chiave la porta durante le molestie e la donna ha riferito ogni dettaglio alla baby sitter. Il primo provvedimento aveva previsto l’allontanamento del 65enne dal suo domicilio palermitano, oggi, l’esecuzione di quanto chiesto dal Tribunale di Palermo e, quindi, l’arresto.
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05 Maggio 2012, 15:38