Abusivismo: intimidazione | alla ditta di demolizioni

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27 Aprile 2016, 20:49

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LICATA (AGRIGENTO) – “Andate via da Licata, al più presto!”. Questo, grosso modo, il messaggio contenuto in una lettera intimidatoria anonima che è stata recapitata all’impresa Patriarca di Comiso (Rg) che si sta occupando, dopo essersi aggiudicata la gara d’appalto, delle demolizioni delle villette abusive a Torre di Gaffe, rione balneare di Licata (Ag). I titolari del’impresa hanno presentato denuncia alla Procura di Ragusa. Le demolizioni, per conto di Comune e Procura di Agrigento, stamani sono proseguite. Due gli immobili, al momento, rasi al suolo. Mentre complessivamente sono saliti ad 8 gli ormai ex proprietari che si sono detti disponibili a demolire autonomamente. Per questa prima tranche di demolizioni a Torre di Gaffe erano previste 20 demolizioni. Per impedire le demolizioni, il primo giorno era stato formato – da centinaia e centinaia di abitanti di Palma di Montechiaro – un autentico muro umano, composto anche da bambini e da donne.

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La ditta Patriarca di Comiso (Rg), che si era aggiudicata l’appalto per le demolizioni delle villette abusive di Licata (Ag), ha deciso di abbandonare il rione balneare di Torre di Gaffe e dunque i lavori. “Dopo la lettera intimidatoria ricevuta – ha confermato il procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale – la ditta ha deciso di lasciare. E’ ovvio che è una cosa gravissima, sulla quale lo Stato non può passare sopra. Non è consentito a dei delinquenti di impedire l’applicazione delle regole di uno Stato di diritto, per cui è ovvio che prenderemo le dovute misure”. “Il titolare della ditta va protetto e garantito. Ho intenzione – ha aggiunto Di Natale – di investire il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di trovare dei rimedi per evitare che un’attività del genere, le demolizioni di immobili abusivi, vada a bloccarsi. E’ veramente una cosa gravissima”. (ANSA)

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27 Aprile 2016, 20:49

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