22 Maggio 2013, 15:23
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PALERMO – La sentenza è definitiva. Salvino Caputo è stato condannato ad un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio.
L’ex sindaco di Monreale e attuale deputato regionale del Pdl si era attivato per cercare di fare cancellare alcune multe. Tra queste, pure quella elevata all’arcivescovo Salvatore Cassisa (nel 2004 all’autista del monsignore era stata contestata un’infrazione da 101,96 euro). Multa più salata – 1300 euro – per l’ex assessore Francesco Nocera e la moglie. Novecento euro per l’allora presidente del Consiglio comunale, Roberto Terzo.
Nel mirino del procuratore aggiunto Leonardo Agueci e del sostituto Sergio Demontis finì una determinazione sindacale ad hoc che disponeva lo “sgravio” delle somme. Una determinazione bollata come illegittima dall’accusa. Di una condanna per “un reato impossibile” hanno sempre parlato i legali di Caputo. Le multe in effetti non furono mai cancellate. Le delibere di Caputo restarono lettera morta fino a quando il suo successore, Toti Gullo, non se le ritrovò davanti e decise di spedirle alla Corte dei Conti. E da qui alla Procura della Repubblica che fece scattare l’inchiesta.
In primo grado Caputo era stato condannato a due anni, in appello però cadde l’accusa di falso e arrivò lo sconto di pena. Caputo ha ottenuto la sospensioen della pena.
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22 Maggio 2013, 15:23