17 Luglio 2017, 19:06
3 min di lettura
PALERMO – “Ribadiamo la richiesta di un commissariamento nazionale sul tema della infrastrutturazione del sistema rifiuti in Sicilia, che possa con modalità trasparenti e urgenti dotare la Regione di tutti gli impianti necessari a completare il ciclo integrato dei rifiuti, creando servizi efficienti per i cittadini, maggiore tranquillità per i lavoratori del settore e rimettendo finalmente l’Isola in Europa almeno sul versante della gestione rifiuti”. Lo scrivono in una nota i sindacati di settore, Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, che si dicono fortemente preoccupati per le dichiarazioni e per gli effetti determinati a seguito delle “tardive dimissioni del capo del Dipartimento regionale Pirillo che si dice stanco dei mille ostacoli incontrati nel suo mandato, stanchezza oggi palesata con la richiesta di trasferimento”. “Noi avevamo più volte sollecitato Pirillo in passato a fissare incontri con le parti sociali, per affrontare la delicatezza dell’emergenza rifiuti siciliana” spiegano. “La situazione è oramai precipitata. Le dichiarazioni dell’assessore regionale Contrafatto sul piano regionale sull’impiantistica dei rifiuti in Sicilia, incastrato nell’inerzia degli assessorati interessati, Energia e Territorio e Ambiente e dal gioco dello scarica barile di responsabilità istituzionali, confermano ancora una volta la palesa incapacità dell’esecutivo regionale su un tema così delicato come quello del sistema di gestione dei rifiuti nell’isola e sulla esigenza di una vera industrializzazione del settore a partire dalla costruzione degli impianti”. “Auspichiamo che l’assessore Contrafatto e il governatore Crocetta quale atto di responsabilità verso i siciliani e verso i lavoratori del settore, decidano di dimettersi” concludono Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti.
All’attacco anche i 5 Stelle: “La Regione Siciliana è vittima di se stessa. Sembra incredibile come il demoniaco piano rifiuti, che prevede la costruzione di diversi inceneritori, sia fermo a causa di un rimpallo di responsabilità tra gli assessorati Territorio e Ambiente e quello Rifiuti. Siamo al paradosso. Anziché battibeccare sugli inceneritori, Crocetta e soci, farebbero meglio ad implementare gli impianti di compostaggio, unico vero sistema per rendere efficace la raccolta differenziata”. A dichiararlo è il deputato M5S, già presidente della Commissione Ambiente all’Ars Giampiero Trizzino in merito all’accantonamento, da parte della Regione Siciliana, del piano rifiuti che prevederebbe l’attivazione dei inceneritori. “Se non si trattasse di un enorme danno ambientale ed alle tasche dei siciliani – prosegue Giampiero Trizzino – potremmo tranquillamente dire che la gestione dei rifiuti da parte del governo Crocetta sia una farsa. Hanno puntato praticamente tutto sugli inceneritori e poi non sono stati capaci di tenere fede al loro programma. Per quanto attiene agli impianti di compostaggio, vorremmo capire come dovrebbero fare i comuni ad incrementare la raccolta differenziata, riducendo la quantità di rifiuti avviati in discarica, se la Regione latita sugli impianti di trattamento della frazione organica. In Sicilia infatti vi sono solo 7 impianti attivi ed uno mobile. Stando ai numeri trasmessi dallo stesso ufficio regionale per la differenziata, mancherebbe poco meno di un milione e mezzo di euro per mettere a regime gli impianti di trattamento della frazione organica dei rifiuti, praticamente un’inezia rispetto a quanto la Regione e quindi i cittadini pagano alle discariche private per il conferimento dell’indifferenziato e rispetto a quanto sarebbe necessario per la costruzione degli inceneritori tanto cari a Crocetta e soci. Chissà che questo atteggiamento sonnolente, non giovi ai soliti amici degli amici”.
Pubblicato il
17 Luglio 2017, 19:06