29 Dicembre 2014, 16:47
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CATANIA – Un protocollo da sottoporre agli uffici della Regione il mese prossimo sulle norme di rottamazione delle materie siderurgiche in Sicilia e un pacchetto di regole sulla quale l’avvocatura regionale è già al lavoro. Ma anche una scadenza da rispettare: entro il 15 gennaio ritrovarsi ancora per la verifica dello status quo dei lavori. Sono stati questi i temi all’ordine del giorno stamattina in Prefettura a Catania, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato gli assessori regionali al lavoro Bruno Caruso e alle Attività produttive Linda Vancheri, per rispondere alla richieste di “Acciaierie di Sicilia”, la storica azienda siderurgica del territorio catanese, che rischia di chiudere e di mandare a casa i suoi 400 lavoratori. Colpa anche del mercato del rottame che in Sicilia è in piena deregulation poiché ignora le direttive europee di settore, e del costo dell’energia elettrica che nell’Isola è molto più alto delle altre regioni italiane in cui operano le aziende siderurgiche.
La “chiamata” di azienda e lavoratori è dunque andata a buon fine; è infatti dallo scorso luglio sindacato e lavoratori di Acciaierie, protestano chiedendo alla Regione di intervenire in fretta; lo scorso settembre, nel corso di una riunione con il prefetto di Catania, l’assessore regionale Vancheri si era impegnata a costituire una commissione che nell’arco di poche settimane avrebbe elaborato un regolamento regionale sul rottame, secondo le direttive europee. L’assessore si era inoltre impegnata a contattare l’Agenzia nazionale per l’Energia, affinché venisse avviato l’esame del costo energetico in Sicilia. Quel momento è finalmente arrivato. All’incontro con gli assessori regionali e il viceprefetto Rosa Maria Monea, hanno partecipato anche i segretari della Cgil e della Fiom Cgil, Giacomo Rota (generale), Margherita Patti e Stefano Materia, i segretari della Uil, Fortunato Parisi (generale) e Matteo Spampinato e il segretario della Cisl, Rosario Pappalardo.
“Finalmente passa l’idea che la burocrazia non può essere una causa di mortalità delle aziende e finalmente il settore siderurgico si avvia ad un riordino di norme che, il sindacato lo auspica fortemente, si muova sull’asse della chiarezza e della leggibilità. – dichiarano i rappresentanti dei lavoratori- Siamo certi che il connubio degli assessorati regionali al Lavoro, all’ Energia e alle Attività produttive sarà foriero di una svolta importante, forse storica, per aziende, lavoratori e il settore stesso della siderurgia siciliana” .
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29 Dicembre 2014, 16:47