30 Giugno 2014, 19:37
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CATANIA. I poliziotti corrono ai ripari. Hanno acquistato mascherine idonee ai fini della prevenzione sanitaria di tasca propria, per l’esattezza con i soldi del Cosip, in attesa che la nave Orione sbarchi in città. A bordo, infatti, ci sarebbe un caso sospetto di vaiolo (che poi è stato accertato essere varicella ndr). Un elemento questo che ha spinto il sindacato ha inviare una dura nota per sottolineare i disagi che il corpo di polizia, poco attrezzato, si trova a vivere in questi giorni lastricati di sbarchi ed emergenze umanitarie. “Perché la Questura non ha consigliato ai colleghi di acquistare le mascherine a norma?”, si chiede il sindacato. Le mascherine M3, che fino a ieri indossavano soltanto agenti in ruoli apicali, adesso sono a disposizione di tutti i poliziotti, ma il malcontento non cessa.
“E’ vergognoso che tale acquisto debba farlo il sindacato Coisp e non l’Amministrazione d’appartenenza” si legge nella nota. Anche Tommaso Vendemmia, segretario del Siap, ha denunciato l’assenza di tute, mascherine e tutto il necessario per operare in “condizioni di sicurezza”. “La Polizia di Stato e le Forze dell’Ordine, già da Lampedusa con l’operazione Emergenza Nord Africa, e oggi con mare Nostrum, sono in prima linea senza fondi strutturali adeguandosi in loco come meglio si poteva.- ha detto Vendemmia. Tanti colleghi sono risultati positivi ai test della turbecolina ma nessuno per fortuna ad oggi ha mai contratto il virus, perlomeno tra i poliziotti siciliani – ha aggiunto – ma è chiaro che bisogna fare prevenzione per tutelare i poliziotti”.
Nonostante la Questura di Catania e il Dipartimento di P.S. abbiano sin da subito emanato circolari ai centri sanitari con adeguate informazioni, notificate a tutti gli operatori, è di fronte alle richieste delle organizzazioni sindacali, la risposta sarebbe stata l’assenza di fondi. “Noi lamentiamo l’organizzazione, le strategie di accoglienza, le strutture non adeguate e soprattutto non tolleriamo la superficialità totale nel dotare di adeguati strumenti di protezione Individuale gli agenti preposti – ha proseguito Vendemmia: tute monouso, mascherine con respiratore a filtro e guanti non sono disponibili per mancanza di fondi”. “Abbiamo chiesto al Questore con apposita lettera, l’immediato accertamento con gli appositi test di tutti quelli finora impiegati, ma soprattutto il Prefetto dovrà rendere disponibili siti di accoglienza che per strutturazione siano adeguati ai controlli, senza esporre il personale ma soprattutto a garanzia degli ospiti”.
La Questura è già corsa ai ripari: infatti, il Questore ha organizzato un incontro con un infettivologo che si terrà tra qualche giorno per illustrare le problematiche legate ad eventuali contagi. Permane, però, il problema delle attrezzature.
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30 Giugno 2014, 19:37