Enna, accoltellò un ragazzo: se la cava con la condizionale - Live Sicilia

Enna, accoltellò un ragazzo: se la cava con la condizionale

L’episodio risale allo scorso marzo e ha come teatro un’adiacente di corso Umberto a Leonforte. Ora l’accusa è derubricata in lesioni

LEONFORTE – Ha accoltellato un ragazzo di poco più grande di lui in mezzo alla strada, in via Nunzio, a due passi dal centralissimo corso Umberto di Leonforte, in provincia di Enna, nel marzo dello scorso anno. All’epoca la vittima, ventiduenne, fu ricoverata d’urgenza in prognosi riservata, ma adesso i periti hanno stabilito che il coltello non ha mai sfiorato organi vitali. Per questo è caduto il tentato omicidio, ma il diciottenne Giuseppe Vallesi prende comunque in primo grado una condanna a 1 anno 8 mesi di reclusione per lesioni volontarie. Per lui il pm aveva chiesto inizialmente 7 anni di reclusione; poi, prendendo atto delle conclusioni peritali, la richiesta era già scesa a 2 anni 4 mesi.

Il giovane è difeso dall’avvocato Giuseppe Greco e ha ottenuto la sospensione condizionale della pena, subordinata al fatto che il ragazzo paghi una provvisionale alla vittima di 5 mila euro. Inoltre il giovane è stato condannato a rifondere le spese di costituzione della parte civile, che è assistita dall’avvocato Silvano Domina, e al risarcimento da quantificare in sede civile. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato dal gup Michele Martino Ravelli. In virtù del verdetto, dunque della concessione della condizionale, il giovane, che era agli arresti domiciliari dallo scorso marzo, adesso è tornato in libertà.

La rissa, come detto, è avvenuta una domenica sera in mezzo alla strada. In aula a fare la differenza è stata dunque la riqualificazione dell’accusa, considerato che le testimonianze inchiodavano Vallesi alla scena del crimine e che peraltro il presunto aggressore aveva confessato, pur dando una versione diversa dei fatti e difendendosi dicendo di esser stato a sua volta aggredito, sostenendo che gli altri fossero in tre. Sta di fatto che gli agenti del Commissariato di polizia di Leonforte lo avevano arrestato quasi subito e che la sua tesi vacillò sin da subito, già di fronte al gip. Il coltello infine non è mai stato rinvenuto.


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