Accoltellata dall'ex, ora è mamma | La seconda vita di Lidia - Live Sicilia

Accoltellata dall’ex, ora è mamma | La seconda vita di Lidia

Lidia Vivoli

Quattro anni fa rischiò di morire per l'aggressione dell'ex compagno. Ora due gemelli.

Palermo - la storia
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PALERMO – “Mi chiamano mamma-coraggio. Ne sono fiera. E’ stata la mia voglia di non fermarmi mai a dare la vita ai miei figli, adesso vero motivo della mia esistenza”. Lidia Vivoli, 44 anni, è finalmente una donna felice. Una terribile esperienza aveva provato a farle perdere ogni speranza, a spegnere i suoi sogni, ma lei è stata più forte di ogni avversità. E’ sopravvissuta ad un’aggressione che l’aveva ridotta in fin di vita, ha denunciato e fatto finire in carcere il suo ex compagno, poi ha ripreso la sua vita in mano ed oggi è anche diventata mamma di due splendidi bambini.

L’ha fatto nonostante la perdita di tutto, dall’uomo che pensava l’amasse fino al lavoro. Non l’hanno avuta vinta la violenza, la delusione, le lacrime, i flash di quei momenti terribili che continuano a raggiungere i suoi pensieri. Lidia è tornata a sorridere e ad amare. E il 13 marzo ha dato alla luce due gemelli, un maschietto e una femminuccia. Un fiocco rosa ed uno azzurro che rappresentano l’apice della sua gioia e del nuovo compagno:

“Una persona che mi ha permesso di credere di nuovo ai sentimenti veri – racconta – di avere ancora fiducia. Ero diventata molto diffidente nei confronti degli uomini, non volevo più averci a che fare, allontanavo qualunque tipo di rapporto con loro. Ma Salvo mi ha fatto ricredere. Mi è stato vicino nel periodo più brutto della mia vita. Mi ha protetto, difeso, si è messo in gioco per me, per conquistarmi. E piano piano, nonostante fossi ormai convinta che il mio cuore non sarebbe più stato di nessuno, mi sono innamorata di lui”.

Lidia, sopravvissuta all’orrore, ha così dato vita alla sua rinascita. Un percorso lento e tortuoso durante il quale ha portato avanti un’attività di sensibilizzazione importantissima. Ha raccontato la propria esperienza nelle scuole, lanciato appelli alle donne cadute nel baratro della violenza. Ha dato loro coraggio e forza, portando con sé le foto di quella sera in cui l’ex compagno l’aveva accoltellata e picchiata fino a romperle le costole. Una testimonianza di dolore immenso, ma anche di estrema voglia di vivere.

“Non ci si può arrendere – dice Lidia Vivoli -. La nascita dei miei bambini conferma che non possiamo permetterci di lasciarci andare. Se dopo quello che mi è successo mi fossi arresa, loro adesso non ci sarebbero. Dio mi ha aiutato a salvarmi ed io ho deciso di andare avanti: dopo essere stata così vicino alla morte volevo essere madre per dare la vita. Sapevo di essere sopravvissuta per un motivo grande e speravo fosse proprio la nascita di un bambino. Quando ho saputo che erano due, le mie speranze e la mia felicità si sono raddoppiate, facendo vincere l’amore e la mia voglia di guardare al futuro. E’ il risultato della mia seconda possibilità”.


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