Accordo tra Regione e Coop Italia per vendita uva Igp

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06 Ottobre 2009, 16:48

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Il marchio di qualità Igp dell’“Uva da tavola di Canicattì” approda con circa settemila quintali di uva nel circuito della grande distribuzione di Coop Italia. Questo l’accordo di massima contenuto nel protocollo d’intesa, che sarà presentato domani alla stampa, nel corso della fiera “Macfrut di Cesena (Forlì), e sottoscritto dall’assessorato Agricoltura e Foreste della Regione siciliana, il consorzio di tutela e promozione dell’“Uva da tavola di Canicattì” e la Coop Italia.
Dall’8 al 15 ottobre prossimo si potrà trovare, in tutto il Paese, l’uva di Canicattì nella rete di vendita Coop (circa 1400 tra supermercati e iper) al prezzo promozionale di 0,70 euro al chilo. Agli agricoltori coinvolti sarà garantita una remunerazione minima di 0,50 euro  al chilo.
Cimino spiega che “l’intesa stipulata con la grande distribuzione corrisponde a una strategia di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari siciliane. Far incontrare il mondo della produzione e il mondo della commercializzazione significa cominciare ad aprire un dialogo per accorciare la filiera e dare una concreta boccata d’ossigeno a un settore che attraversa un grave momento di  forti difficoltà. L’obiettivo è far dialogare la Gdo con le 220 aziende siciliane produttrici di uva Igp su un terreno che porti benefici economici ad entrambi”.
“Quello dell’uva – sottolinea Cimino – rappresenta un segmento molto importante per vaste aree della Sicilia, in particolare, per alcuni areali di Caltanissetta, che da più di trent’anni hanno visto progredire il reddito agricolo in funzione dell’espandersi della cultivar “Italia”, ma il consumo nazionale è solo del 30 per cento, il rimanente 70 è destinato all’export”.  “I dodicimila ettari di uva da tavola dell’agrigentino – continua l’assessore – nel 2008, hanno prodotto un fatturato di circa 180 milioni di euro. Un mercato però reso sempre più difficile da uve più competitive, provenienti dai Paesi del bacino del Mediterraneo, che possono contare su costi di produzione molto bassi e su condizioni pedoclimatiche ottimali. Uno scenario, insomma, che impone ai produttori la necessità di concentrare l’offerta, associarsi e allacciare solidi legami con la grande distribuzione, offrendo il valore aggiunto della qualità, ad un prezzo però che gli  consenta di un reddito”.
L’Igp di Canicattì è un marchio conosciuto e apprezzato in molti mercati, nazionali e internazionali, tra cui Francia, Germania, Svizzera, e da qualche anno anche Russia e Romania. Del consorzio di tutela  fanno parte 220 aziende, che operano su circa 950 ettari di superficie, ma si tratta di un numero destinato a crescere già dal prossimo anno di oltre il 30 per cento, considerate le richieste di adesione già arrivate al Consorzio.
“Riteniamo che gli accordi regionali siano una strada positiva per affrontare i problemi di un comparto produttivo in crisi – spiega Vincenzo Tassinari, presidente del consiglio di gestione di Coop Italia – ma più in generale va perseguita l’efficienza della filiera se vogliamo il rilancio dell’agricoltura italiana di qualità. I consumatori chiedono infatti qualità e convenienza insieme. Coop dall’inizio 2009 ha avviato non a caso una campagna convenienza  che include anche l’ortofrutta di stagione (4 prodotti a rotazione settimanale su cui applichiamo un -30%). Abbiamo registrato in questi mesi un aumento delle vendite dei 4 prodotti più che raddoppiato,un dato importante in un mercato difficile”.

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06 Ottobre 2009, 16:48

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