30 Aprile 2013, 07:00
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ACI SANT’ANTONIO – A distanza di 15 anni, Enzo D’agata ci riprova e scende in campo con una nuova iniziativa: distribuire un questionario nel quale si accolgono suggerimenti ed iniziative da parte della cittadinanza santantonese.
Come mai ha scelto di candidarsi a Sindaco?
Ho ricevuto da parte di tanti concittadini la richiesta di candidarmi sindaco di Aci Sant’Antonio e prima di decidere ho riflettuto a lungo in quanto, per esperienza, so quanto sia difficile amministrare un comune in questo particolare momento storico e nell’attuale congiuntura economica che vede gli enti locali penalizzati. Ma non potevo deludere la fiducia e la stima che i mie concittadini mi hanno manifestato in varie occasioni elettorali insieme ai due comitati civici “Aci Sant’Antonio Riparte” e “Rinascita Santantonese”. Sono convinto che quando si è chiamati a servire il proprio paese non si può dire di no, anche a costo di sacrifici e rinunce.
Qual è l’attuale situazione del Comune di Aci S.Antonio?
Il Comune di Aci Sant’Antonio, così come tutti gli altri Comuni, sta vivendo un momento di crisi sia dal punto di vista individuale (disoccupazione), che dal punto di vista amministrativo. Le casse comunali sono vuote, i pagamenti sono fermi a due anni fà (il debito è di circa 10.000.000 di euro) e l’Ente convive con l’ombra del dissesto economico.
Quali sono, secondo Lei, le priorità per Aci S.Antonio?
Quelle che ritengo siano le priorità per Aci Sant’Antonio sono: – la riduzione di sprechi e sperperi; – miglioramento della struttura burocratica-amministrativa; – efficienza nei servizi pubblici; – riqualificazione degli spazi urbani; – valorizzazione del territorio.
Quali sono i punti più importanti del suo programma politico?
Le suddette priorità sono racchiuse nei punti più importanti del mio programma politico che è in corso di allestimento. Per una più attenta e completa stesura di tale programma, insieme al mio gruppo di lavoro, in questi giorni stiamo distribuendo un questionario nel quale chiediamo ai concittadini di presentare le loro proposte e suggerimenti. Questo è il primo concreto esempio di come noi intenderemo amministrare: Un’amministrazione aperta e partecipata dove il cittadino sia il protagonista e il Comune sia inteso da tutti come bene comune. Non volendomi sottrarre alla sua domanda, le elenco alcuni punti programmatici che ritengo prioritari:
1) Riduzione da parte degli amministratori a parte dell’indennità di carica da destinare a finalità pubbliche e sociali.
2) Adozione del piano regolatore generale per un sviluppo armonico del territorio ed evitare speculazioni edilizie.
– Piano particolareggiato del centro storico.
– Piano di protezione civile.
3) Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico-naturalistico.
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30 Aprile 2013, 07:00