Emergenza incidenti |Lunga scia di sangue sull’asfalto

di

11 Dicembre 2017, 17:29

2 min di lettura

CATANIA – Due incidenti mortali in cinque mesi. E’ una mattanza quella che si sta consumando sulla circonvallazione di Catania. Il sinistro che ieri sera ha coinvolto un settantacinquenne, travolto da un’auto all’altezza di via Lorenzo Bolano mentre attraversava, è soltanto l’ultima tragedia in ordine di tempo. Un altro pedone falciato, l’ennesimo incidente che macchia di sangue la Circonvallazione. Giornalmente ormai si accendono i riflettori sulla problematicità di un’arteria stradale spesso teatro di code, rallentamenti e allagamenti alle prime piogge.

Ma sono soprattutto gli incidenti, spesso mortali, a tenere banco. Ha fatto in fretta a spegnersi la commozione per la morte del giovane studente di medicina, Danilo Di Majo, travolto da un’auto all’altezza della cittadella universitaria in Viale Andrea Doria il 31 luglio. Da quel dolore e da quella rabbia era nata una petizione, lanciata dai colleghi di corso del ragazzo e firmata da più di 8700 persone, per chiedere la messa in sicurezza il passaggio pedonale nel tratto di strada teatro dell’incidente. “Un intervento efficace e sicuro per il bene di tutti noi”, si legge ancora su Change.org.

Un altro sussulto d’indignazione si è levato per il seminarista adranita Ivan Garofalo investito sulle strisce pedonali il 19 novembre fa all’altezza di Tondo Gioeni. Il ragazzo è ancora in coma. Un attraversamento sulle strisce spezzato dalla corsa di un’auto. Infine ieri sera. “Un lungo tratto pericoloso dove le auto procedono a tutta velocità e dove, in alcuni punti, la visuale è molto ridotta. Segnaletica orizzontale e verticale non basta a mettere in sicurezza la zona e molti pendolari preferiscono attraversare la strada in un tratto dove non esistono passaggi pedonali. La sera poi, con la pubblica illuminazione carenza, la situazione non fa che peggiorare”, spiega il consigliere di municipalità Erio Buceti che chiede a gran voce l’intervento dell’amministrazione. Un altro incidente, un’altra vita spezzata. Un copione che si ripete e anche i nodi della strada restano sempre gli stessi. Idem le proposte sul tavolo da tempo immemore: un sistema serio di illuminazione, il posizionamento di dossi dissuasori e passaggi pedonali sopraelevati per mettere al riparo i pedoni dalle auto che corrono a tutta velocità. Non c’è tempo da perdere.

 

.

 

Pubblicato il

11 Dicembre 2017, 17:29

Condividi sui social