Acireale, Barbagallo e Garrozzo nodo: gli apparentamenti

Acireale, Barbagallo contro Garrozzo: gli apparentamenti

La sfida al ballottaggio

CATANIA – Ad Acireale si ripartirà dal ballottaggio. Un extra time per definire chi tra i due ex sindaco, Roberto Barbagallo e Nino Garozzo, tornerà a rivestire la fascia tricolore. Prima del rientro in cabina elettorale, ci sarà però da stabilire un passaggio formale: apparentamenti sì, apparantamenti no? La decisione dovrà essere presa prima delle ora 12 di domenica prossima. Francesco Fichera, candidato dem che ha raccolto il 17,44% al primo turno, piazzandosi al quarto posto, ha già fatto sapere di non essere disponibile a nessuna nuova intesa. 

Ballottaggio ad Acireale

A questo punto tocca sapere cosa farà  Nino Nicotra, esponente di un centrodestra diviso, che ha raccolto il 21,65%. O meglio, a dovere sciogliere il nodo saranno tecnicamente le uniche due liste fra quelle che lo hanno sostenuto che hanno superato lo sbarramento: Acireale libera (5,56%) e Azzurri solo per Acireale (5,33%).

Due cartelli solo in parte civici e lo si capisce dai loghi. Il primo dei due raccoglie quella parte di Fdi che non si è allineata alla decisione presa dalla federazione provinciale di sostenere Garozzo; il secondo, manco a dirlo, è rappresentativo di quella parte di Forza Italia leale all’assessore regionale Marco Falcone, perché l’altra metà della sezione acese dei berluscones, quella che gravita attorno alla leadership del deputato Ars Nicola D’Agostino, è con Roberto Barbagallo. 

Stringere apparentamenti tecnici significa agganciare i dividendi dell’eventuale premio di maggioranza, un dettaglio utile alla definizione della geografia del prossimo consiglio comunale. Il dato politico sostanziale resta però ancorato alle proposta dei due candidati sindaco. Se al primo turno Roberto Barbagallo si è dovuto fermare al 34,31%; Garozzo, che gareggiava per quell’altra porzione dei centrodestra trainata da Fdi, Prima l’Italia e Dc, ha raggiunto quota 26,59%.

Una nuova partita

Tra il primo e secondo turno cambia tutto, tanto da sembrare una partita diversa. Totalmente nuova. Per usare una metafora sportiva, si riparte dallo zero a zero. Mutano anche le regole, perché venendo meno il voto per il consiglio comunale, non ci sarà l’effetto trascinamento procurato dai candidati al senato cittadino. Venendo meno quest’ultimi, è difficile offrire nuove motivazioni a un corpo elettorale già letteralmente con in piedi a mollo. 

L’affinità politica tra Nicotra e Garozzo non è detto però che si risolverà in una intesa, intesa – lo ripetiamo – che passa dalla volontà dei gruppi dirigenti di FI ed FdI. A quanto risulta, in questi giorni, non ci sarebbe stato alcun contatto tra i due. Eccetto le condoglianze espresse pubblicamente attraverso i social per la recente dipartita della madre di Nicotra. 

Nel frattempo, i candidati al consiglio comunale dell’area Garozzo si sono dati appuntamento martedì sera per un’assemblea post voto. L’orientamento emerso – da quanto si apprende – è di dare un ultimo colpo di reni in vista del ballottaggio. Non si è parlato però di apparentamenti. Sebbene non esisterebbero – da quanto risulta al nostro giornale – pregiudizi di sorta. È vero pure che se non si è raggiunto un accordo al primo turno, cagionando uno strappo che in zona FdI si è rivelato doloroso, è improbabile farlo ora. 

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