Acireale fuori dalla Città |metropolitana di Catania - Live Sicilia

Acireale fuori dalla Città |metropolitana di Catania

Garozzo: "La città ha dato la sua risposta contro una legge truffa". Il vicepresidente Ardita: "Acireale ha le carte in regola per essere alla guida di un libero consorzio".

la decisione del consiglio comunale
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ACIREALE – Il Consiglio comunale ha approvato ieri all’unanimità la proposta dell’Amministrazione comunale con cui viene sancita la fuoruscita di Acireale dalla Città metropolitana di Catania.

Questa mattina il sindaco Nino Garozzo – che ieri ha esposto al Consiglio le motivazioni della scelta adottata dalla Giunta – così commenta: “Acireale ha dato una risposta chiara in termini di compattezza contro una legge truffa che aveva la pretesa di includerci in maniera innaturale all’interno della Città metropolitana di Catania. Non è una decisione contro qualcuno, ma per la città e per il territorio, né potevamo adeguarci ad una legge che chiedeva di restare, o uscire dalla area metropolitana, prima ancora di conoscere cosa sarà in futuro la Città metropolitana e quali saranno i rapporti istituzionali interni alle città che ne faranno parte. Infatti, la Legge che assegnerà le deleghe e stabilirà gli assetti istituzionali, sarà posteriore alla scadenza fissata per uscire dall’Area metropolitana. Acireale ha detto chiaramente che rimarrà fuori dalla Città metropolitana e adesso chiama le città consorelle ad analoghe decisioni al fine di costruire un futuro comune che salvi le identità e promuova i territori, non con rapporti di forza ma attraverso il confronto paritario tra comunità che ne esalti lo sviluppo”.

“Dopo un’attenta analisi della norma sull’Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane-dice il vice presidente del consiglio comunale acese Nando Ardita- abbiamo ritenuto opportuno prelevare e discutere questo argomento, anche e soprattutto nella consapevolezza che, al di là di qualsiasi altra argomentazione,  i valori, la storia, le tradizioni e la nostra cultura non potevano correre rischi di alcun genere, e proprio per questo motivo abbiamo ritenuto indispensabile dare il nostro contributoper potere fare tale scelta. Noi riteniamo – conclude Ardita – che Acireale abbia le caratteristiche per porsi alla guida di un Libero Consorzio e, dunque, fuoruscire dalla Città Metropolitana di Catania è stata una logica conseguenza. Auspichiamo la possibilità di un percorso per la costituzione di un Consorzio delle Aci, una scommessa interessante ed affascinante, che ci permetterebbe di coronare finalmente un sogno antico, di essere in fondo ispiratori di una “nostra” Provincia”


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