Acoset, montano le polemiche |Caudo attacca Barbagallo

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06 Gennaio 2013, 07:00

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Giuseppe Caudo

CATANIA – “I commissari crocettiani non erano presenti, così come i sindaci vicini all’area di governo della Regione. Le percentuali azionarie erano solo del 50% e Pedara è stata determinante in questa scellerata operazione politica”. Queste le parole di Giuseppe Caudo, coordinatore provinciale della lista Crocetta, sugli equilibri politici che hanno portato alle nomine dei nuovi vertici Acoset.

Secondo Caudo, le nomine della società dipendono da un accordo politico: “La Regione Siciliana il 28 ottobre ha dimostrato – spiega – che si deve fare un’operazione di spending review a tutti i livelli. Il presidente della Regione ha presentato la finanziaria con un miliardo di euro di tagli, l’Ars 11 miliondi di euro di tagli, il commissario della provincia di Catania ieri ha accorpato due cariche. Ci sembra assurdo che all’Acoset, invece, si costruisca una nuova carica, quella del direttore generale che non c’e’ stata negli ultimi anni. A cosa serve questa carica? A far eleggere l’ex presidente che si è dovuto dimettere perchè condannato con interdizione dai pubblici uffici. In questo quadro c’e’ un accordo politico – che non ci vede assolutamente d’accordo – tra il Pdl, gli uomini di Lombardo e purtroppo tra un sindaco del Partito Democratico. Non con il Partito Democratico”.

Il primo cittadino in questione, ricorda Causo, è il sindaco di Pedara Anthony Barbagallo: “Ha scelto di dialogare con i suoi ex compagni di viaggio del Pdl e dell’Mpa, del centrodestra catanese. Noi pensiamo che non sia assolutamente ammissibile che venga eletto un presidente come Rizzo, di cui riconosciamo l’onestà intellettuale, e che venga eletto con i voti del centrodestra della zona etnea catanese. Riteniamo, al contrario, che quella figura sia inutile: costa centomila euro agli utenti dell’Acoset, una società che non viaggia nell’oro”

Lo stesso Caudo, sostenuto dal Direttivo provinciale e alla presenza del deputato regionale Antonio Malafarina, ha spiegato pubblicamente che il Movimento si dissocia da questa scelta politica. Anche perchè, ricorda Caudo, “Ha assolutamente escluso i pareri dei due sindaci assenti Nino Borzi di Nicolosi e Remo Palermo di San Gregorio, entrambi contrari a questa decisione”. Il coordinatore provinciale del Movimento Crocetta ha inoltre denunciato che questa “vecchia logica di gestire la cosa pubblica” non appartiene più al governo regionale attuale e chiede pubblicamente al Pd provinciale di assumere una netta e contraria posizione su quanto avvenuto all’assemblea dell’Acoset.

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06 Gennaio 2013, 07:00

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