Acqua, a Catania il grande spreco: persa più della metà - Live Sicilia

Acqua, il grande spreco: persa più della metà

Nelle nostre case arriva meno del cinquanta per cento del liquido immesso nelle tubature, in arrivo i fondi Pnrr per ammodernare le reti
L'EMERGENZA IDRICA
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CATANIA – Cento litri entrano in un tubo, meno di 50 ne arrivano a destinazione: è lo stato della distribuzione idrica nel catanese, in cui più della metà dell’acqua si perde lungo il tragitto dalle sorgenti alle nostre case. Il problema della dispersione idrica è antico quanto gli acquedotti siciliani, ma è stato amplificato dai recenti anni di piogge scarse che hanno reso ancora più pressante il bisogno di tagliare gli sprechi. Proprio per ammodernare le reti il Pnrr ha previsto delle risorse per le quali sono stati presentati nel catanese progetti per centinaia di milioni di euro.

Le perdite d’acqua

Più di un litro ogni due, o 51 ogni 100: è la percentuale d’acqua che nella provincia di Catania si perde ogni giorno nel passaggio dalle fonti ai cittadini. Per la precisione, secondo i numeri raccolti dall’Istat e presentati nel suo rapporto sulle acque del 2022, a Catania e provincia si registrano il 51,3 per cento di perdite idriche: più della metà dell’acqua immessa in rete, a fronte di una media nazionale già alta del 36 per cento.

In termini assoluti, nella provincia etnea vengono immessi in rete tutti i giorni 60.125 metri cubi d’acqua, per un totale di 551 litri pro capite al giorno. Di questi, però, solo 29.291 sono effettivamente erogati, 268 litri al giorno pro capite. Dall’immissione ai rubinetti, l’acqua sparisce.

Razionamento e siccità

Tutto questo accade in una provincia, e in una regione, in cui non ci si può permettere dei comportamenti troppo allegri con l’acqua. Nella provincia di Catania, infatti, non piove dal 9 maggio scorso secondo i dati del Sias, Servizio informativo agrometeorologico siciliano, e l’inverno è stato in generale povero di precipitazioni. L’Istat ha poi registrato un calo delle precipitazioni del 2020 di 360 millimetri, con un calo generalizzato rispetto allo scorso decennio di riferimento.

I progetti

Proprio la gestione dell’acqua è al centro di pesanti interventi previsti dal Pnrr, che finanzieranno diversi invasi e l’ammodernamento delle reti. Lo scorso maggio è scaduto il termine per la presentazione al ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili di “proposte per interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione delle acque, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio”.

In provincia di Catania, otto progetti sono stati approvati dall’Assemblea territoriale idrica, l’ente di governo dell’acqua nella provincia, che ha dato il via libera alla presentazione per il finanziamento. I progetti presentati ammontano a un totale di 101 milioni e ottocento mila euro, con il progetto più piccolo che prevede una spesa di 793 mila euro e quello più grande di più di 38 milioni. Soldi che saranno divisi tra le diverse società che gestiscono l’acqua in provincia di Catania, e che serviranno a diminuire gli sprechi.


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